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Laver Cup 2024: da domani a Berlino la settima edizione del torneo-esibizione Europa-Mondo

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Ben Shelton, Frances Tiafoe
Shelton, Tiafoe / LaPresse

All’atto pratico è e rimane sempre la sfida tra team Europa e team Resto del Mondo, in buona sostanza ha sempre i crismi del torneo-esibizione mutuato dalla Ryder Cup, in un nome è la Laver Cup. Giunge alla settima edizione un evento che nacque dalle menti del clan di Roger Federer e ora, senza più lo svizzero in campo, sta cercando di trovare una direzione.

Per adesso l’ha trovata a Berlino, in quella Uber Arena che, quanto a sport ed eventi musicali, ne ha vissuti tanti, anzi tantissimi. Sarà la quarta sede europea dopo i passaggi a Praga, Ginevra e Londra, mentre l’anno prossimo si tornerà negli States, a San Francisco. Questo pur se Federer stesso ha aperto alla possibilità di esplorare altri luoghi, non solo il continente nordamericano, dal momento che si parla di Mondo e non di USA-Canada.

Il team Europe è composto quest’anno da Alexander Zverev (Germania), Carlos Alcaraz (Spagna) Daniil Medvedev (Russia), Casper Ruud (Norvegia), Grigor Dimitrov (Bulgaria), Stefanos Tsitsipas (Grecia). Le riserve sono Flavio Cobolli (Italia) e Jan-Lennard Struff (Germania). L’unico forfait è quello di Rafael Nadal: in tanti pensavano che il maiorchino avrebbe usato la Laver Cup come piattaforma per annunciare il proprio ritiro dal tennis, ma evidentemente i suoi piani per la conclusione della carriera sono differenti.

Il team World, invece, è formato da Taylor Fritz (USA), Frances Tiafoe (USA), Ben Shelton (USA), Alejandro Tabilo (Cile), Francisco Cerundolo (Argentina), Thanasi Kokkinakis (Australia). Non sono state rese note le riserve, mentre i due forfait sono quelli di Alex de Minaur e Tommy Paul in quota Australia e ancora USA. Questi avranno il compito di confermare il risultato dello scorso anno, in cui il team mondiale vinse per 13-2 (certo, non saranno quelli i livelli).

Si tratta dell’ultima edizione in cui vedremo sulla panchina le accoppiate formate da Bjorn Borg e Thomas Enqvist da una parte e da John McEnroe e suo fratello Patrick dall’altra. Cambierà tutto dal 2025, con del rinnovamento che era anche giusto fosse tale. Per l’Europa entrerà Yannick Noah, l’ultimo grande di Francia (almeno finora), che dal suo Roland Garros 1983 aspetta ancora uno Slam in campo maschile, mentre per il Mondo ci sarà l’iconico Andre Agassi, la cui vicenda tennistica, da otto Slam e non solo, è raccontata nel celeberrimo “Open”.

Il format è quello ormai usuale: al venerdì e al sabato tre singolari e un doppio, alla domenica un doppio e tre singolari. I match del primo giorno valgono un punto, quelli del secondo ne valgono due e quelli del terzo ne valgono tre. Vince chi supera per primo quota 12. Gli ordini di gioco di sabato e domenica saranno comunicati un’ora dopo la fine del gioco del giorno precedente. Ci saranno sessioni diurne (13:00) e serali (19:00) al venerdì e al sabato, sessione unica alla domenica (12:00).

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