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Boxe: Anthony Joshua, c’è Wembley a spingerlo contro Daniel Dubois per il titolo mondiale IBF dei massimi

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Anthony Joshua, Daniel Dubois
Joshua, Dubois / PA Wire/PA Images / IPA Sport

Tre sigle, WBC, WBA e WBO, attendono la rivincita tra Oleksandr Usyk e Tyson Fury, prevista per il 21 dicembre a Riyadh. Una, l’IBF, non aspetta e vuole subito un nome per la sua cintura iridata. Lo vuole domani, a Wembley, dove saranno in 96.000 ad accogliere Anthony Joshua e Daniel Dubois. E, sebbene entrambi siano del londinese, tra Watford e Greenwich, è chiaramente AJ l’oggetto di principale attenzione.

Il classe 1997, già battuto da Usyk lo scorso anno per la corona assoluta, ha un record di 21-2, mentre per l’ex oro olimpico (Londra 2012) ora è a quota 28-3 e vuole la numero 29 contro un pugile che fa della velocità e della precisione del proprio destro il proprio punto di forza. Questo Usyk lo sapeva bene, dal momento che era stato atterrato, benché quel colpo fosse stato poi dato irregolare.

Da rilevare anche la crescita di condizione di Joshua, ben spiegata dalla netta vittoria con un KO che ha fatto pensare parecchi rifilato a Francis Ngannou lo scorso 8 marzo. Sono passati oltre sei mesi, e la questione è veramente importante per lui. Un successo vorrebbe dire rilanciarsi definitivamente verso i piani alti, una sconfitta vorrebbe dire che la strada per il gotha non è più percorribile. Forse discorso leggermente diverso per Dubois, se non altro perché con la carta d’identità che lo vede avere 8 anni in meno rispetto al rivale ancora delle chance ci sono.

Ricchissima la borsa: risultano essere più di 7 i milioni (in euro) garantiti per Joshua, a salire fino a 30 in caso di vittoria; sono invece 4 quelli già sul conto corrente di Dubois, che potrebbero aumentare fino alla zona 11-12.

Un confronto, quello di domani, che ha sostanzialmente riempito le pagine dei giornali in terra britannica, anche per la fama di cui tuttora gode Joshua. Di fatto, oggi è ancora lui, se non il volto più riconoscibile dei pesi massimi, almeno uno dei tre con la maggiore quota di popolarità. E se è vero che, dopo la prima volta con Andy Ruiz, quella che lo ha visto clamorosamente sconfitto, forse non è stato davvero più quello di prima, è ugualmente vero che a 35 anni vuole ancora darsi una chance. Altrettanto vero è che, per Dubois, il vero momento da “it’s now or never” è questo.

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