Hockey Pista
Hockey pista, l’Italia si ferma a un passo dalla finale dei Mondiali 2024. Argentina vincente 5-4
Un peccato, ma tanti tanti applausi alla nazionale italiana di hockey pista ai Mondiali 2024, in corso di svolgimento a Novara. Nella prima semifinale, in attesa di Portogallo-Spagna, gli azzurri sono stati infatti sconfitti dalla fortissima Argentina con il punteggio di 4-5.
Al Pala Igor la cornice di pubblico è pazzesca: 3.500 spettatori assiepano le tribune di un impianto che vede un primo tempo giocarsi a ritmi folli. Pronti via ed è subito botta e risposta: gol di Verona da una parte e pareggio di Navarro, che sfrutta una deviazione di Banini, dall’altra.
A cavallo del quarto d’ora altra replica: rete di Martinez su tiro diretto, generato da un fallo da cartellino blu di Cocco, e pareggio dall’altra parte di Ipinazar con una conclusione beffarda su cui Acevedo non può nulla.
Non c’è letteralmente un attimo di respiro, se non quello dato dai timeout. Le squadre vanno a 3000 con le rotazioni dalle panchine a rendere il tutto ancor più bello. Tiro diretto di Cocco, per il 3-2, Navarro su un recupero palla qualche minuto dopo fa 3-3 a otto giri di lancette da un riposo che poi arriva fra gli applausi generali del pubblico.
Si riparte nella ripresa. L’Argentina è più in palla: Ordonez dalla distanza fa subito 3-4 su un tiro sul quale Gnata non può nulla. L’Italia incassa il colpo, provandoci a più riprese. Come sempre succede in questi casi però i varchi si aprono in contropiede e Martinez punisce griffando il 3-5.
Sembra finita ma non è così, perché gli azzurri si aggrappano alla vivacità di Malagoli: il bomber prima crea una situazione controversa da gol fantasma che non viene convalidato (anche se poi i replay televisivi diranno che la rete era buonissima, e sarebbe stato un’autorete) e poi trova, in tandem con Cocco, il modo di siglare il 4-5 che a cinque minuti dalla fine riapre tutto.
L’Argentina va in confusione, Bridge commette un fallo da cartellino blu: Cocco ha una chance diretta per pareggiare ma non la sfrutta. C’è un powerplay che l’Italia non riesce a giocare al meglio. Ultimi tre minuti.
Gli uomini di Bertolucci provano il tutto per tutto, quelli di Paez mettono in pista la loro esperienza: fisicità e congelamento dei possessi. Ordonez ha una chance per il 10° fallo di squadra azzurro, ma Gnata gli dice di no. Ultimo minuto, ma non succede più nulla.
L’Italia cede all’Argentina: domani si giocherà il bronzo alle 15.30 contro la perdente di Portogallo-Spagna, mentre i sudamericani proveranno, alle 18.00, a confermare l’oro vinto due anni fa in casa a San Juan.