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Ciclismo, è il giorno del Team Relay ai Mondiali: l’Italia sogna con Ganna e Affini

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Filippo Ganna
Ganna / LaPresse

Giro di boa per i Mondiali di ciclismo. Siamo arrivati al quarto giorno di gare a Zurigo e quest’oggi verrà assegnato l’ultimo titolo valido per le prove a cronometro, quello del Team Relay che, dal suo inserimento in via ‘sperimentale’ del 2019, è entrato a far parte stabilmente del piano dal 2021, con la Svizzera che punta alla tripletta dopo i successi del 2022 e del 2023.

Una gara che quest’anno, a differenza di quanto visto nella prova valida per gli Europei, sarà nello spirito dell’uguaglianza. Difatti il percorso sarà identico per uomini e donne: 26 chilometri e 850 metri assai vallonati, con una prima rampa in apertura di 700 metri all’8,4% seguito poi dal temuto Witikon, che spezzerà le gambe ai corridori. Tra varie rampette che potrebbero infastidire i cronomen puri, si arriva al traguardo dopo 53,7 chilometri.

L’Italia arriva con ottime prospettive a questa prova, sull’inda lunga della positività. Nel terzetto maschile c’è la possibilità di schierare due terzi del podio iridato di domenica, Filippo Ganna ed Edoardo Affini, e il vincitore Remco Evenepoel non è della partita con il Belgio che non si è iscritto alla gara. Nel terzetto maschile in pochi possono rivaleggiare, con Elisa Longo Borghini e Silvia Persico che nel caso saranno costrette a limitare i danni.

Intanto la Svizzera non sembra la solita corazzata. Stefan Kung e Mauro Schmid non dovrebbero far parte del sestetto di oggi, con i rossocrociati che perdono un po’ di potenziale. Ma Danimarca, Australia, Stati Uniti e Francia sono lì a sfregarsi le mani per lottare per un posto sul podio.

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