Ciclismo
Ciclismo, Italia non pervenuta nella prova in linea maschile, ma Finn fa sperare
Altro Mondiale di ciclismo e altra prova in linea maschile in cui l’Italia sta a guardare. Un azzurro non trionfa nell’appuntamento iridato dal lontano 2008 a Varese, quando ad alzare le braccia al cielo fu Alessandro Ballan e il digiuno non si è interrotto neanche quest’anno a Zurigo, in un’edizione vinta da un eccezionale Tadej Pogacar a 100 km dal traguardo.
Traccia degli italiani del c.t. Daniele Bennati ce n’è stata ben poca: il migliore al traguardo è stato Giulio Ciccone che ha chiuso in venticinquesima posizione, comunque mai tra i big durante la corsa. Gli unici due momenti di speranza sono stati l’attacco da parte di Mattia Cattaneo ha provato a entrare in una buona azione e Andrea Bagioli, che inizialmente ha reagito all’accelerazione di Pogacar.
Grandi ambizioni e aspettative erano riposte su Antonio Tiberi dopo un’ottima stagione e dopo aver mostrato un ottimo stato di forma al Giro del Lussemburgo. Il corridore laziale però praticamente non si è mai visto, è arrivato lontanissimo ed è stato piuttosto pallido.
Prova in linea che si contrappone a un’ottima doppia medaglia nella cronometro da parte di Filippo Ganna ed Edoardo Affini, ma soprattutto alla speranza di Lorenzo Finn per il futuro. Il ragazzo di origini inglesi ha vinto straordinariamente la prova juniores con un grande numero e con grande coraggio. Ci sarà bisogno di pazienza e tempo per maturare, ma le premesse sono buone per avere un corridore completo per le corse a tappe e le corse di un giorno.