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Rugby femminile, l’Italia non sa più far male

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Sara Mannini
Mannini / World Rugby via Getty Images

È iniziato questo weekend il WXV, il torneo internazionale di rugby femminile che vede l’Italia inserita nel gruppo 2. Ed è iniziato con un netto ko per 19-0 contro la Scozia per le azzurre, che hanno confermato i problemi e i dubbi visti nell’ultimo anno e mezzo.

La squadra di Nanni Raineri si attacca alla mischia per reggere l’urto, con il pack azzurro che gioca bene, regge nel primo tempo e domina nella ripresa. Ma le stesse ragazze della mischia soffrono troppo in touche, tallone d’Achille ormai da troppo tempo e che rende vani gli sforzi offensivi azzurri.

Proprio l’attacco, però, è il problema per l’Italia femminile. Le azzurre hanno costruito molto poco palla in mano, faticando a ottenere palloni giocabili nel breakdown, dove la Scozia ha dominato. E se nelle collisioni l’Italia non vince, difficilmente poi può vincere nel campo aperto. Le trequarti hanno avuto pochissimi palloni giocabili, con le ali quasi assenti dal gioco per tutti gli 80 minuti.

Insomma, l’Italia femminile è una formazione malata che negli ultimi 18 mesi non ha convinto. Ora, per provare a risalire la china, ci sarà il Galles il prossimo weekend. Una partita sulla carta alla portata delle azzurre, con le britanniche che non stanno convincendo neanche loro e uscite nettamente battute dalla sfida contro l’Australia all’esordio. Ma serve un’altra Italia per trovare una vittoria.

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