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Volley femminile, sarà ancora Milano contro Conegliano? E l’arrivo di Pietrini potrebbe sparigliare le carte…

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Pietrini/Fivb

L’antipasto della nuova stagione in chiave scudetto del volley femminile potrebbe esserci già stato sabato scorso con la Supercoppa vinta ancora una volta da Conegliano, ancora una volta al tie break e con più di un rimpianto per Milano che ha regalato alle rivali nientemeno che due pezzi da novanta come Paola Egonu ed Elena Pietrini (in casa Conegliano, però, non erano al meglio Zhu e Lubian) e si è trovata in vantaggio 2-1 nei set e 11-8 nel quarto parziale.

Parlare di campionato equilibrato, quello che andrà ad iniziare nel week end, con Conegliano che da cinque anni e mezzo non si lascia scappare un trofeo in terra italiana e che ha sopperito alle partenze di alcune campionesse come De Kruijf, Robinson-Cook e Plummer con gli arrivi di Gabi, Zhu Ting e Chirichella, appare esagerato però si arriva da una stagione in cui le venete, sia nella finale scudetto con Scandicci, sia in quella di Champions con Milano, hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie e dunque non è escluso che ci possa essere qualche sorpresa in arrivo.

Conegliano, con i sopracitati nuovi arrivi e con una struttura molto solida resta la favorita numero uno per il titolo e spendere altre parole per le venete appare pressochè inutile visto il predominio delle ultime stagioni ma la Numia Milano sembra aver fatto qualche passo avanti, non tanto per i nuovi acquisti, Elena Pietrini in banda, Heyrman, l’ottima Fukudome nel ruolo di libero, Marinova come secondo opposto, quanto per la consapevolezza e la fiducia che sembrano aver acquisito le giocatrici che a Parigi hanno conquistato l’oro olimpico, da Alessia Orro a Paola Egonu, da Anna Danesi a Myriam Sylla: la voglia di alzare finalmente un trofeo è enorme e l’ostacolo Conegliano non appare più insormontabile come qualche tempo fa. L’arrivo in panchina, poi, di Stefano Lavarini, che arriva da stagioni di grande soddisfazione, tra Italia, Europa e Nazionali varie, è garanzia di competitività.

Sotto questo punto di vista la competitività non manca anche a Scandicci che lo scorso anno si è giocata fino all’ultimo la possibilità di vincere lo scudetto contro Conegliano partendo dall’asse delle espertissime Zhu e Ognjenovic. In questa stagione Zhu è passata alla concorrenza ma quello toscano appare comunque un organico di tutto rispetto con gli arrivi in banda di Kara Bajema, fra le poche statunitensi a non cedere alle sirene della Lega Professionistica USA e della russa Anna Kotikova da Le Cannet, che è stato un po’ il “parcheggio” dei talenti russi durante il periodo dell’embargo per via della guerra in ucraina. C’è il ritorno di Brenda Castillo nel ruolo di opposto e l’arrivo di Emma Graziani da Firenze ed Indy Baijens da Schwerin al centro e, dopo l’addio dell’oro olimpico Massimo Barbolini, del francese Stephane Antiga, in panchina, uno che l’oro Mondiale lo ha centrato al primo tentativo sulla panchina della Polonia maschile, prima di dedicarsi all’attività di club prima maschile e poi femminile in Polonia.

La quarta incomoda in chiave scudetto può essere la Igor Gorgonzola Novara, che riparte da tre punti fermi, il tecnico Lorenzo Bernardi, reduce dall’estate d’oro della Nazionale azzurra e, secondo tanti addetti ai lavori, possibile sostituto di Velasco sulla panchina dell’Italia in un futuro da valutare, e dalla diagonale composta da Francesca Bosio, grande esclusa dalla squadra italiana nella scorsa estate, e Vita Akimova che lo scorso anno, assieme a Markova, problemi fisici permettendo, fece alzare il livello della squadra piemontese. Dalla Russia è arrivata la schiacciatrice Tolok che va a completare una diagonale in banda tutta nuova con la interessantissima giapponese Ishikawa, mentre al centro la confermata Bonifacio giocherà assieme ad Aleksic o al nuovo arrivo Mazzaro.

Parlare di outsider, al di fuori di queste quattro squadre in chiave scudetto appare un po’ esagerato però da tenere d’occhio ci sono sicuramente le altre due squadre piemontesi, protagoniste di un grande campionato lo scorso anno e capaci di sovvertire qualche pronostico soprattutto in gara secca, Chieri con le nuove arrivate Van Aalen e Gicquel a comporre la diagonale e Pinerolo con la batteria di attaccanti di palla alta, Bracchi, Smarzek, Perinelli nuove di zecca e a caccia di scalpi importanti e una Carlotta Cambi in regia, uscita galvanizzata dall’esperienza olimpica.

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