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Judo, Savita Russo argento nei -63 kg dei Mondiali junior a Dushanbe

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Savita Russo

Seconda medaglia in casa Italia nella seconda giornata dei Mondiali 2024 junior di judo. Sui tatami di Dushanbe (in Tagikistan), Savita Russo si è tinta d’argento nella categoria dei -63 kg femminili, dando conferma del suo indiscutibile talento. La giovane siciliana, in evidenza già a livello senior, è stata protagonista di un grande percorso.

A cadere sotto i colpi della judoka nostrana sono state la cinese Chen, l’uzbeka Nurulloeva e l’indiana Himanshi Tokas. Indubbiamente, il successo significativo è stato contro la forte giapponese So Morichika in semifinale, dove la tecnica di Savita ha avuto la meglio.

Nella finale per il titolo mondiale under 21, l’atleta tricolore ha affrontato la francese Melkia Auchecorne. Si è assisto ad un confronto a dir poco palpitante. L’azzurrina ha iniziato alla grande, mettendo a segno un’ottima presa valsa il waza-ari dopo appena 30″ della sfida. Un minuto dopo però la transalpina ha pareggiato i conti, sempre con un waza-ari.

Giuria protagonista nel corso delle fasi concitate, con la francese che ha rovesciato Savita e l’azzurra che ha contrattaccato, ma non sono stati attribuiti punti. Le due contendenti sono andate al Golden Score e, dopo tre minuti dell’extra-time, il punto decisivo è stato assegnato a Auchecorne. Da segnalare nella medesima categoria il quinto posto di Sara Corbo.

Nei -57 kg femminili erano al via Giulia Carnà e Michela Terranova.  Carnà ha concluso la sua avventura mondiale in settima piazza. Il primo stop c’è stato nei quarti di finale contro la giapponese Riko Honda e il secondo contro la spagnola Saez Hevia. Terranova, invece, dopo aver vinto al primo turno, si è dovuta arrendere alla polacca Siennicka.

Nei -73 kg Manuel Parlati ha concluso in quinta posizione. I quarti di finale sono stati fatali al cospetto del tagiko Muhiddin Asadulloev, citando le affermazioni precedenti contro il saudita Alsaadi, l’ivoriano Zelman e il cileno Hernandez. Sconfitto nei recuperi l’uzbeko Toshev, la finalina per il bronzo è stata fatale contro l’uzbeko Mardon Ravshanov. Parlati era stato in grado di recuperare da un waza-ari di svantaggio, ma la rettifica arbitrale ha decretato nuovamente il vantaggio dell’avversario.

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