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Salto con gli sci, è vera gloria per l’Italia? I risultati estivi possono replicarsi anche in inverno?

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Lara Malsiner

Missione compiuta per l’Italia del salto con gli sci. Sabato 5 ottobre, a Klingenthal, Lara Malsiner ha difeso con successo la leadership nella classifica generale del Summer Grand Prix, il massimo circuito estivo della disciplina. È stato sufficiente un 15° posto. D’altronde le avversarie che avrebbero potuto scavalcare l’azzurra, ovvero Ema Klinec e Sara Takanashi, non sono state in grado di ottenere un piazzamento tale da impensierirla dal punto di vista aritmetico.

Niente da fare, viceversa, per Alex Insam, a sua volta in corsa per imporsi nella graduatoria assoluta. Nel suo caso, però, si sapeva come la rimonta sul polacco Pawel Wasek fosse estremamente difficile. In ogni caso, il ventiseienne altoatesino ha concluso al quarto posto finale. Alla luce di quanto accaduto nelle ultime settimane è doveroso contestualizzare questa serie di risultati eclatanti, poiché gli avvenimenti estivi possono essere prologo di quelli invernali.

Partiamo dall’epilogo, ovverosia dalla competizione tenuta in Sassonia l’altro ieri. Lara Malsiner, come detto, ha concluso quindicesima. Il distacco dalla tedesca Katharina Schmid, vincitrice della prova, ammonta a 57,4 punti. Quello dal podio, chiuso dalla giapponese Yuki Ito, è stato pari a 39,5 punti. Un’enormità, a dimostrazione di come la teutonica e la nipponica – così come tante altre saltatrici – restino di livello superiore, soprattutto su impianti di dimensioni imponenti, qual è il trampolino di Klingenthal. Peraltro, né la bavarese, né l’asiatica avevano partecipato ad altre gare di GP, così come la norvegese Eirin Maria Kvandal, attestatasi in mezzo alle due.

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Niente di nuovo o di anomalo. Quanto visto in Germania appartiene al normale fluire degli eventi e rispecchia pienamente i valori in campo. Difatti, il successo di Lara Malsiner nella classifica generale è figlio del proverbiale “allineamento planetario”. Il Grand Prix femminile 2024 si è dipanato su 5 gare, due delle quali tenute a Rasnov. Competizioni disertate da quasi tutte le nazioni di rilievo, eccezion fatta per Italia e Slovenia. Il trampolino edificato in Transilvania è peraltro amico delle caratteristiche della ventiquattrenne proveniente dalla Val Gardena.

Bravissima lei a sfruttare l’occasione propizia, marcando 200 dei 254 punti accumulati nel GP proprio in quel contesto. Nelle restanti tre competizioni, tenutesi fra Courchevel e Klingenthal, con una concorrenza ben più qualificata, la ventiquattrenne sudtirolese si è sempre attestata fra 11° e 15° posto.

Non è male, sia chiaro. Anzi, se tale range di classifica dovesse essere frequentato con costanza durante l’inverno (effettuando qualche saltuaria incursione nella top-ten), si potrebbe parlare di 2024-25 positivo. Il discorso può valere anche per Annika Sieff, seconda in classifica generale con 140 dei suoi 214 punti complessivi marcati, appunto, a Rasnov.

Se qualcuno sta storcendo il naso poiché non si celebra un “trionfo epocale”, ce ne si farà una ragione. Il compito dell’analista è di contestualizzare i fatti, dando loro la giusta proporzione. La vendita del fumo la si lascia a chi ha deciso di seguire un approccio differente, magari più remunerativo dal punto di vista del consenso, ma ben lontano dall’onestà intellettuale e/o dalla competenza in materia.

Il successo di Lara Malsiner nel Summer Grand Prix 2024 è un conseguimento di grandissimo prestigio per il salto con gli sci italiano. Nulla quaestio in merito. Brava lei a salire al volo su quel genere di treni che passa una volta sola nella vita. Così come è stato bravo (e solido) Alex Insam nell’arco di tutta la stagione estiva. Però attenzione, è Klingenthal a rappresentare il vero termometro dei valori in campo, tenendo presente la “tara” di qualche assenza pesante.

Per dire qual è il vero valore del Summer Grand Prix, si pensi che Stefan Kraft – pienamente in corsa per il successo nel settore maschile – non si è presentato al via dell’atto conclusivo perché impegnato in un evento di carattere mondano in Austria. Marius Lindvik, alfine terzo nella classifica generale, ha vinto ognuna delle 3 gare alle quali ha partecipato, giungendo a soli 29 punti dal già citato Wasek, iscritto invece a tutti e 9 gli appuntamenti in calendario, proprio come Insam.

In conclusione, l’affermazione di Lara Malsiner nel Summer Grand Prix 2024 è pienamente legittima. Resterà nella storia del circuito estivo e rappresenta un risultato davvero notevole per il movimento azzurro. Come detto è però figlia di una serie di circostanze favorevoli, leggasi la struttura del calendario e la differente programmazione di altri Paesi. Sfruttare la situazione è comunque un merito.

Dunque, sì, è vera gloria per l’Italia; ma, no, i risultati estivi non potranno essere replicati durante l’inverno. Se tale dinamica dovesse verificarsi, chi scrive andrà a Canossa e si cospargerà il capo di cenere. Cionondimeno, sarebbe una delle più grandi sorprese nella storia recente della disciplina.

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