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ATP Shanghai, Lorenzo Musetti crolla con David Goffin e si fa rimontare: ko al debutto

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Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti / LaPresse / Olycom

Ci sono voluti più di due giorni, ma alla fine Lorenzo Musetti scende in campo e saluta subito il Masters1000 di Shanghai. Dopo una partenza a razzo, l’allievo di Simone Tartatini cala drasticamente e incassa una bruciante sconfitta con David Goffin, che ora ha un’altra partita alla portata con lo statunitense Marcos Giron, in una sfida trascinata in un campo indoor per poter essere finalmente disputata, proteggendosi dal maltempo della città cinese.

Dominio dell’azzurro nel primo set, che viaggia ad una velocità di crociera davvero insostenibile per il suo avversario: inizio da otto punti a zero per Lorenzo che vola subito sul 2-0, per poi rischiare di complicarsi la vita nel game successivo, quando deve salvare la palla del controbreak. Il ragazzo di Carrara riesce nell’intento e torna a marciare spedito: altra battuta strappata a Goffin e la prima frazione è virtualmente tramontata, chiudendosi in 27 minuti.

Il secondo set sembra più lottato, ma comunque pendente dalla parte del numero 18 al mondo che appare aspettare il momento per colpire. Che arriva nel quinto gioco, mettendosi così a condurre la sfida che appare avviata verso i titoli di coda. Ma nell’ottavo gioco arriva il meltdown di Lorenzo: primo break subito e da lì inizia a perdere il controllo della contesa.

Anche perché nel nono e nell’undicesimo gioco non riesce a sfruttare cinque occasioni per andare poi a servire per il match, con Goffin che lo trascina al tiebreak, smossosi nel finale con Musetti che subisce il terzo minibreak che manda tutti al terzo. In cui inizia male, subisce un altro break per poi recuperarlo, spreca un’altra chance per passare in vantaggio ed esce definitivamente dalla sfida, cedendo due volte il servizio e arrendendosi.

Lorenzo pensa alle undici palle break non sfruttate in partita, con un brutto 2/13 tra seconda e terza frazione: un bilancio pesante, che può aver perso il controllo mentale della sfida, già labile dopo un’attesa di oltre quarantotto ore per poter attendere il debutto.

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