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Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si giocano il Six Kings Slam, c’è anche l’ultimo Djokovic-Nadal

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Jannik Sinner
Sinner / Felice Calabrò / IPA Sport

Sarà una giornata a doppia generazione, quella che si configura come ultima del Six Kings Slam, torneo esibizione di Riad che ha già fatto spendere fiumi d’inchiostro su larga scala per le più varie ragioni possibili ed immaginabili. Sul piano semplicemente sportivo, ci saranno le due sfide forse più attese del fine settimana: nella finale per il 3° posto Novak Djokovic e Rafael Nadal, in quella per il 1° posto Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.

Partiamo chiaramente dal confronto che oppone il classe 2001 di Sesto Pusteria al classe 2003 murciano. A livello di 2024, più d’uno ha notato una particolare similitudine con un altro grande anno di un illustrissimo predecessore dei due. Capitò, infatti, che nel 2006 Roger Federer vinse 92 partite sulle 96 giocate nell’anno. Delle uniche quattro sconfitte, tre vennero da Nadal e una sola, a Cincinnati, da Andy Murray. Allo stesso modo, quest’anno Sinner ha perso soltanto sei partite, di cui tre da Alcaraz e le altre tre da Tsitsipas, Medvedev e Rublev. Il match di oggi non cambierà la situazione, nel senso che non sarà riconosciuto nel computo dei testa a testa tra i due giocatori che rappresentano la nuova era tennistica. In palio il premio da sei milioni di dollari.

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Per Sinner due successi diversi: pure troppo facile il 6-0 6-3 nei confronti del russo Daniil Medvedev, ormai un rebus risolto dall’altoatesino, mentre la questione è differente per la sfida contro Djokovic, che ha di nuovo dimostrato di saper battere in un nuovo tipo di scenario dopo quelli divisi tra Slam, Masters 1000, Coppa Davis e ATP Finals. Per quanto riguarda Alcaraz, invece, meno complesse le sfide con il danese Holger Rune prima e con Nadal poi, in un caso perché il danese non lo si può esattamente definire all’apice della forma da diverso tempo, nell’altro perché il mancino di Manacor ha già ampiamente dimostrato, nel suo essere a fine carriera, di non avere almeno sulla partita secca quel qualcosa in più che l’ha sempre contraddistinto lungo più di vent’anni di cammino tennistico.

E a proposito di Djokovic e Nadal, vedremo l’ultimo capitolo della loro saga. Non è esagerato dirlo: lo spagnolo non è iscritto a Parigi-Bercy e ovviamente non giocherà le ATP Finals. L’ultimo appuntamento è quello della Coppa Davis, ed è soprattutto in quella proiezione che bisogna vedere come si può comportare il 14 volte vincitore del Roland Garros. Per adesso, ad ogni modo, l’interesse è per quel confronto che a livello ufficiale si è giocato per ben 60 volte, con Djokovic che chiude (e chiuderà, visto quanto già detto in precedenza) con un 31-29 in proprio favore. Una specie di commiato, che dalle 18.30 prenderà il via.

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