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WNBA 2024, le Minnesota Lynx forzano gara-5 contro le New York Liberty. Bene Zandalasini

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Pallone WNBA
WNBA / Dantey Buitureida/SPP/Sipa USA / IPA Sport

Le WNBA Finals termineranno con gara-5 nella notte tra domenica 20 e lunedì 21 in Italia. Lo ha determinato l’esito di gara-4 tra Minnesota Lynx e New York Liberty, con le prime che, di fronte al pubblico amico, grazie a due liberi di Bridget Carleton riescono a forzare l’appuntamento decisivo. 82-80 il punteggio finale a favore delle Lynx, che mandano tutto il quintetto base in doppia cifra con Kayla McBride a quota 19 punti; per le Liberty non basta una sontuosa Jonquel Jones da 21 punti, come neppure la doppia doppia da 11 punti e altrettanti rimbalzi di Breanna Stewart.

Rispetto a gara-3, andata in maniera decisamente altalenante, qui si comincia con un equilibrio decisamente maggiore, che non si sblocca praticamente lungo tutto il primo quarto (che finisce, del resto, 23-23 nonostante 11 punti di McBride pochi non siano). Ci provano Ionescu e Fiebich a far scappare New York a metà secondo quarto, solo che tra Collier, Williams, McBride e Zandalasini sono le Lynx che rientrano in fretta e prendono a loro volta un +3, prima del 46-45 all’intervallo.

Al ritorno in campo le padrone di casa cercano a loro volta di scappare, ma anche in questo caso più del 55-50 con un 2/2 di Hiedeman non c’è, anche perché la coppia Jones-Fiebich lancia un parziale di 0-11 chiuso da Stewart. Minnesota regge e torna avanti 64-63 alla penultima sirena, poi Zandalasini e Juhasz cercano ancora di dare alle Lynx lo slancio vincente. Non è così: Fiebich quasi da sola rimanda avanti New York. Ora è battaglia vera: a ogni tentativo di allungo (due volte +5) delle Lynx, le Liberty riescono a tornare sotto, fino al gioco da tre punti dell’80-80 di Jones. A quel punto sbagliano McBride e poi, in sequenza da azioni d’attacco multiple, Jones e due volte Stewart. A due secondi dalla fine fallo di Ionescu su Carleton, che non trema e fa 2/2: 82-80.

Di tutti gli incontri della finale, in questo più che in ogni altro si è visto un valido apporto di Cecilia Zandalasini. Per lei oltre 16 minuti in campo con 3/6, equivalente ai sei punti narrati e a quattro ulteriori rimbalzi. Chiarissimo il segnale di fiducia lanciato da Cheryl Reeve, che le ha concesso sempre più minuti con l’andare della serie. E riuscirci, alle spalle di un quintetto base che risponde ai nomi di Carleton, Collier, Smith, McBride e Williams, è tanto.

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