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Stan Wawrinka: “Continuo per partite come queste”. E nel mirino c’è un record di Federer

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Stan Wawrinka
Wawrinka / LaPresse

C’è tanta, anzi tantissima soddisfazione per Stan Wawrinka di questi tempi. Ragionevole, dato che, dopo un anno difficile, senza acuti e con una chiusura dell’attività che appare oramai sempre più vicina, non è facile avere ancora motivazioni. Ma, a 39 anni, lo svizzero si è tornato a vestire dei suoi panni migliori, quelli di “Stan the Man”. Ieri, a farne le spese, il russo Andrey Rublev.

Interpellato dal sito dell’ATP, Wawrinka, che ora a Stoccolma si gioca la semifinale contro l’USA Tommy Paul, si è espresso così: “La chiave è stata di mantenermi concentrato e positivo con me stesso. Andrey è un giocatore incredibile, io però mi sentivo bene in campo, mi muovevo bene. Ho potuto cominciare a impormi un po’, e con tutto l’appoggio del pubblico è più facile lottare in campo“.

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Non è cambiato il suo spirito di lottatore: “Non posso cambiare i miei anni, ma la cosa più importante per me è che quando entro in campo intendo sempre lottare. Voglio migliorare e fare il meglio con ciò che ho. Il motivo per cui continuo è giocare partite come queste, con la gente che mi porta una bell’energia in campo. Sono felicissimo di poter giocare un altro incontro“.

Wawrinka, nei fatti, è ancora in corsa per centrare un record che avrebbe del clamoroso: con la soglia dei quarant’anni che s’avvicina, diventerebbe il più anziano vincitore di tornei ATP, in una graduatoria attualmente guidata da Roger Federer con i suoi 38 anni e 2 mesi quando portò a casa il “suo” torneo di Basilea nel 2019, che fu il numero 103 della carriera.

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