Formula 1
F1, GP Las Vegas 2024: numeri, statistiche, curiosità. Tre edizioni con un’unica protagonista: l’Emozione!
Nella serata locale di sabato 23 novembre (la prima mattina di domenica 24 novembre in Europa), la Formula Uno vivrà la seconda edizione contemporanea del Gran Premio di Las Vegas. “Contemporanea” perché l’appuntamento ha segnato il ritorno del Circus nella“Capitale mondiale dell’intrattenimento”, dove però si erano già corsi 2 GP agli inizi degli anni ’80.
Attenzione, l’evento attuale non ha nulla a che vedere con quelle del 1981 e 1982, famigerate per essersi disputate letteralmente nel parcheggio del Caesars Palace. Difatti, l’evento aveva il nome di “Gran Premio del Caesars Palace”, in onore del popolare hotel/casinò. Oggi, fortunatamente, le monoposto affrontano una pista completamente diversa, ricavata lungo le strade della Città.
Nonostante il contesto surreale, i due GP disputati a Las Vegas quattro decenni orsono sono comunque entrati nella storia. Entrambi hanno infatti incoronato il Campione del Mondo delle rispettive stagioni. Soprattutto il primo fu al cardiopalma e rappresenta uno dei finali più emozionanti di sempre.
Classifica Mondiale piloti F1 2024: Norris mette pressione a Verstappen, 3° Leclerc
Nel 1981 la corsa per il titolo riguarda Carlos Reutemann (49 punti), Nelson Piquet (48) e Jaques Laffite (43). I sudamericani sono padroni del proprio destino, il francese deve invece sperare che qualche inconveniente rallenti o fermi i suoi avversari. Le qualifiche dicono benissimo all’argentino, poiché realizza la pole position, con il brasiliano quarto e il transalpino mestamente dodicesimo.
Alla partenza, però, le carte si rimescolano completamente e i contendenti per l’Iride si ritrovano in piena bagarre. Tutti, peraltro, soffrono per qualche ragione. Reutemann ha sbagliato ad assettare la sua monoposto e fatica a guidarla, Piquet è preda di forti dolori al collo, mentre Laffite deve fare i conti con l’usura accusata dagli pneumatici Michelin della sua Ligier, superiore a quella che caratterizza le Goodyear montate su Williams e Brabham.
Il GP viene dominato da Alan Jones, ma tutta l’attenzione è focalizzata sulla sfida per il titolo, che alfine va a Piquet. Il brasiliano, pur patendo tremendamente per le sue precarie condizioni fisiche, chiude 5° e racimola i due punti necessari a scavalcare un’impalpabile Reutemann (8°). Laffite comette l’errore strategico di provare a giungere al traguardo senza cambiare gomme, obiettivo infattibile quel giorno con le Michelin. Difatti le deve cambiare, ma lo fa tardivamente e la sua rimonta finale non lo porta oltre il 7° posto.
L’edizione 1982 è decisamente più lineare. La partita per il titolo riguarda Keke Rosberg (Williams) e John Watson (McLaren). Il britannico deve però giocoforza vincere, sperando che il finlandese non marchi punti. Il nordico, conscio di questa dinamica, imposta la gara sull’attendismo e sulla prudenza, senza prendersi alcun rischio. Chiude 5° e si laurea Campione, mentre l’inglese si piazza secondo alle spalle di Michele Alboreto, che a bordo della Tyrrell conquista la prima vittoria della sua carriera.
Infine, nel 2023, si vive un lunghissimo braccio di ferro tra Max Verstappen (Red Bull) e Charles Leclerc (Ferrari). La spunta l’olandese, che deve però sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione del monegasco. A conti fatti, quella tenutasi nel Nevada, risulta una delle gare in cui la Rossa si rivela più competitiva in assoluto nell’arco di una stagione complessivamente anonima.