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America’s Cup, Barcellona ai saluti? Le parole di Dalton e un’altra città spagnola in pole

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Team New Zealand
Team New Zealand / America's Cup

Team New Zealand sta valutando dove e quando organizzare la prossima edizione della America’s Cup, dopo aver difeso la Vecchia Brocca nelle acque di Barcellona surclassando INEOS Britannia con un perentorio 7-2. I Kiwi sono infatti in dubbio sulla data della massima competizione velica (si vocifera di 2026 o 2027) e anche sulla località che ospiterà la manifestazione sportiva più antica del mondo. Il CEO Grant Dalton ha infatti fatto capire che Barcellona non sarebbe più la scelta ottimale a causa delle infrastrutture, che impedirebbero l’ampliamento del numero di squadre partecipanti all’evento.

I detentori della Vecchia Brocca starebbe valutando più opzioni, l’amministratore delegato ha affermato che la Coppa America si potrebbe disputare in più sedi. El Mundo ha evidenziato uno scenario: Valencia sarebbe in pole position, ci sarebbero 90 giorni di tempo per presentare una candidatura convincente. Barcellona non sembrerebbe convinta di proseguire nel cammino organizzativo e Team New Zealand potrebbe cedere al miglior offerente: si parla di una base d’asta di 80 milioni di euro, praticamente il doppio rispetto a quanto offerto dal governo di Pedro Sanchez per l’ultima kermesse.

America’s Cup, prossima edizione in due località diverse? Dalton: “Vogliamo più squadre e più soldi”

Cristóbal Grau, ex assessore allo Sport e capo dell’ufficio del sindaco di María José Catalá, avrebbe osservato da vicino l’operato di Barcellona in modo da costruire la candidatura valenciana, pronta a ospitare la Coppa America dopo le avventure del 2003 e del 2007, quando gli svizzeri di Alinghi scelsero questa località come base per le proprie difese. Ospitare l’America’s Cup comporta un compenso economico e l’adeguamento delle strutture che, sebbene nel caso di Valencia siano praticamente pronte, comportano costi per le casse pubbliche.

Le due edizioni che si sono svolte a La Marina hanno lasciato un debito significativo in termini di infrastrutture, ma la deputata valenciana Maria José Catalá intende esplorare altre strade: “Le cose cambiano e noi lavoriamo sempre a questi eventi con la presenza, se possibile, di sponsor privati che contribuiscono a queste problematiche. Pensiamo che l’amministrazione possa promuovere, ma anche il settore privato deve aiutare“. Valencia o Barcellona, questa è la sfida interna tutta spagnola per ospitare la America’s Cup? Jeddah sembra avere perso quota e il ritorno ad Auckland appare molto difficile.

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