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Questo è Matteo Berrettini! Vince una grande partita con Tiafoe e accede ai quarti a Vienna!

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Matteo Berrettini
Matteo Berrettini / e-motion/Bildagentur Zolles KG/Christian Hofer

Una battaglia di 3 ore e 4 minuti. Matteo Berrettini (n.41 del ranking) ha sconfitto l’americano Frances Tiafoe (n.15 del ranking) negli ottavi di finale dell’ATP500 di Vienna. Sul veloce indoor austriaco, il tennista romano ha dovuto dar fondo a tutte le sue energie per piegare la resistenza della statunitense, capace di cancellare nel secondo parziale tre palle match. Un match risoltosi sul 6-3 6-7 (6) 6-3 per il nostro portacolori che approda ai quarti di finale dove affronterà il vincente del confronto tra il russo Karen Khachanov e lo statunitense Brandon Nakashima.

Nel primo set Berrettini è subito costretto agli straordinari per alcune risposte fulminanti di Tiafoe, specialmente dal lato del rovescio. L’azzurro però tiene botta e, ben sorretto dal servizio, cancella le due palle break. Lo slice di rovescio è l’arma in più del romano che, andando a pizzicare il dritto dello statunitense, ne provoca gli errori. E così arriva il break del quarto gioco che Matteo conquista con merito. Gioca bene il classe ’96 del Bel Paese, trovando ottime soluzioni anche con il rovescio coperto. Nell’ottavo gioco il n.15 ATP deve annullare due palle set nel proprio turno al servizio, prima di capitolare sul 6-3.

Nel secondo set Matteo resiste alla grande in un secondo game dove cancella ben cinque palle break al suo avversario. Un colpo duro per Tiafoe che si distrae nel settimo e concede il break. Lo statunitense reagisce, andando sullo 0-40, ma ancora una volta “San Servizio” fa il suo mestiere dalle parti di Berrettini. Turno in battuta per chiudere il confronto e uno splendido pallonetto di Matteo, sulla palla match, finisce fuori di un nulla. La prima non sostiene il nostro portacolori e arriva il 5-5. Si va al tie-break e ancora una volta è il 28enne tricolore ad andare via nello score con alcune accelerazioni di dritto devastanti. Due match-point a disposizione, uno sul servizio. In questo caso Tiafoe si inventa un passante lungolinea di rovescio pazzesco che taglia le gambe a Matteo. Il romano subisce un parziale di 4 punti a zero e perde 8-6.

Nel terzo set sembra che l’inerzia sia dalla parte dello statunitense, avanti di un break in apertura. Bravo però il tennista nostrano a trovare in risposta le soluzioni, alternando colpi di potenza allo slice di rovescio. Soffre l’azzurro nei turni al servizio, concedendo una palla break nel terzo e una nel quinto game, ma è nei cosiddetti “pressure-points” l’ex top-10 c’è. Questa lucidità è la chiave per spuntarla. Nel sesto gioco Berrettini si difende splendidamente e forza gli errori di Tiafoe. C’è lo strappo decisivo e con pragmatismo si chiude sul 6-3.

Leggendo le statistiche sono da rimarcare i 16 ace dell’azzurro, che ha messo in campo il 68% delle prime di servizio, da cui ha ottenuto il 71% dei punti. Tanti vincenti per Matteo, ben 52, ma chiaramente non pochi i gratuiti (39). In vantaggio però nel rapporto winners/errori non forzati, se si guarda al 26/20 di Tiafoe.

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