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Mondiali Brasile 2014, Immobile: “Qui con grandi motivazioni. Sogno la Champions”

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Ciro Immobile, capocannoniere dell’ultimo campionato di Serie A, è intervenuto oggi in conferenza stampa dal ritiro della nazionale italiana a Coverciano. Tanti i temi affrontati dalla punta del Torino, a partire dal sempre più probabile suo inserimento nella lista dei ventitré convocati di Cesare Prandelli: “Sicura è sola la morte, c’è da lottare per guadagnarsi un posto nei ventitré. I primi due obbiettivi sono stati raggiunti: il titolo di capocannoniere ed essere nei trenta pre-convocati. Noi siamo qua per andare a giocare la più importante competizione nel panorama calcistico e la scelta per il mister sarà difficile: lasciare a casa due attaccanti sarà complicato. Qui mi gioco le mie chance al 200%, voglio dimostrare che quello che ho fatto in campionato non è stato un caso. Sto cercando di non trascurare niente e l’obiettivo che ho è dare il massimo e non avere rimpianti se non dovesse arrivare la convocazione. Forse tra i sette attaccanti sono quello con meno doti tecniche, ma fisicamente mi sento benissimo“.

Inevitabili le domande sul suo futuro, sempre più lontano da Torino e – purtroppo – anche dalla Serie A. Immobile non ha smentito né confermato le voci di mercato, ma le sue parole suonano come indizi più che concreti: “Il mio procuratore sta lavorando. Dopo una stagione fatta così bene, è normale che un calciatore ambizioso come me voglia puntare sempre al massimo. Il Borussia Dortmund è una squadra importantissima e per me giocare la Champions il prossimo anno sarebbe fondamentale per la crescita professionale. Ogni calciatore è ambizioso, ha bisogno di fare nuove esperienze: la mia è quella di fare la Champions. Essere il capocannoniere della Serie A ti dà visibilità e questo fa sì che club importanti a livello europeo si interessino a te“.

Infine, la chiusura è dedicata all’episodio di razzismo che ha colpito questa mattina Mario Balotelli durante l’allenamento (“Non ne abbiamo parlato, anche perché con Mario, che trovo un ragazzo perbene, non mi va di parlare di queste cose. Penso che sia d’accordo con me: non gli diamo troppa importanza. Nel 2014 non si può ancora parlare di razzismo“) e all’uso dei social network in ritiro: “Il mister ci ha dato libertà di usarlo, cercando di gestire i momenti e di pesare le parole. Starà a noi essere bravi e non ingenui a cadere nelle trappole“.

 

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