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Ciclismo

Tadej Pogacar, la figlia del cugino è scomparsa da tre anni: il racconto di Petar e Julija

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Tadej Pogacar
Pogacar / IPA Agency

Tadej Pogacar si è reso protagonista di una stagione da urlo, caratterizzata dalla doppietta Giro d’Italia-Tour de France (con annessa affermazione in sei tappe in entrambe le occasioni), dal trionfo ai Mondiali e da due sigilli nelle Classiche Monumento (Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia). Il fuoriclasse sloveno, capace di imporsi in ben 25 gare durante questa annata agonistica e numero 1 incontrastato del ranking UCI, sta però vivendo un dramma familiare da ormai tre anni: la figlia di suo cugino Petar è scomparsa il 3 novembre 2021 e figura negli elenchi dell’Interpol.

Tadej Pogacar aveva fatto un appello sui social nel 2022, sperando di poter ritrovare questa ragazza di 13 anni. Secondo suo cugino dietro alla scomparsa ci sarebbe Melisa Smrekar (precedentemente nota come Natasa Brumen), la madre della ragazzina che, a suo dire, si sarebbe unita a una setta. Tutti i tentativi operati dal padre per mettersi in contatto con la ex moglie e la figlia sono risultati vani, tanti che entrambe risultano ufficialmente scomparsa e ricercate dall’Interpol.

La storia è stata ripercorsa dal quotidiano spagnolo Marca, che ha raccolto il racconto di Peter Pogacar: “Ho denunciato la la scomparsa alla polizia e insieme abbiamo cercato nell’appartamento dove Melisa e Julija avevano vissuto. Abbiamo scoperto che avevano lasciato quasi tutto. Solo i loro passaporti e documenti d’identità sono stati presi, mentre i telefoni, le carte bancarie, i computer portatili… sono stati lasciati a casa. Melisa ha lasciato anche la sua auto“.

Sul telefono sarebbero stati trovati i contatti di Anka e Luka Ule, ovvero una coppia con cui Melisa e Julija sarebbero partite. Peter Pogacar ha spiegato: “Quando la polizia ha visitato i loro parenti, ha contattato Anka e Luka tramite telefonate ed è riuscita a rintracciarli. Tuttavia, quando è stato detto loro che la polizia li stava cercando in relazione alla scomparsa di Julija, hanno negato il loro coinvolgimento e hanno immediatamente spento tutti i loro dispositivi, compresi i telefoni. Da allora sono irraggiungibili“.

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