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Formula 1

Max Verstappen rischia una penalità in Brasile: la scelta di Marko e cos’è successo alla Red Bull

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Max Verstappen
Max Verstappen / IPA Sport

Max Verstappen sta vivendo un momento di grandissima difficoltà: negli ultimi nove Gran Premi non si è mai imposto nelle gare sulla distanza canonica dei 300 km (pur riuscendo a dettare legge nelle due Sprint Race disputate) e si è visto sensibilmente ridurre il proprio vantaggio in classifica generale, dove ora può fare affidamento su 47 lunghezze di margine nei confronti di Lando Norris. Il fuoriclasse olandese è reduce dal pessimo GP del Messico, dove ha ricevuto una penalità complessiva di venti secondi per una manovra giudicata irregolare nei confronti di Norris e ha concluso in sesta posizione.

La Red Bull è in evidente crisi tecnica, al momento è soltanto la terza forza nella classifica costruttori e il finale di stagione si preannuncia complicato. Max Verstappen dovrà cercare di conservare del margine nei confronti dei propri rivali negli ultimi quattro appuntamenti di questa annata agonistica, ma la missione non sarà delle più semplici per il tre volte Campione del Mondo, che tra l’altro potrebbe dover fare i conti con una penalità da scontare in occasione del GP di San Paolo, in programma sul circuito di Interlagos nel weekend del 1°-3 novembre.

Sulla Red Bull di Max Verstappen potrebbe infatti essere montata una nuova power unit in occasione dell’appuntamento in Brasile. A parlarne è stato Helmut Marko, consulente della scuderia austriaca, alla televisione austriaca ORF: “Il motore che abbiamo montato non era più adatto alle gare. Eravamo così lenti sui rettilinei. Quindi prenderemo un motore in più. Questo accadrà molto probabilmente in Brasile“.

Un’eventuale sostituzione del motore costerebbe una penalità di cinque posizioni sulla griglia di partenza, ma Marko si è dichiarato ottimista: “Più un motore invecchia, più le prestazioni diminuiscono. Una penalità in griglia di cinque posizioni non è così grave in Brasile, perché lì si può sorpassare relativamente facilmente. Non possiamo più permetterci un’altra gara come in Messico. Tutto ha iniziato ad andare storto con i problemi al motore in prova. Non siamo riusciti a fare quasi nessuna prova, né con la gomma media, né con la gomma dura. Ma anche se la gara di domenica fosse andata normalmente, non saremmo comunque riusciti a eguagliare la velocità della Ferrari e della McLaren“.

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