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Tennis
Ambesi: “Per me l’Italia per la Coppa Davis è fatta. Assurdo parlare di disfatta a Bercy, ma alcuni sono in calo”
Consueto appuntamento con Tennismania, la trasmissione di OA Sport giornaliera sul nostro canale Youtube. Tra gli ospiti odierni c’è, al solito, Massimiliano Ambesi di Eurosport. Che in primis, non è dolce con l’organizzazione di Parigi-Bercy: “Inadeguata la cornice di questo torneo: ci sono campi non all’altezza della situazione. Oltre al Centrale, l’Arena è imbarazzante“.
Inevitabile non parlare della debacle degli azzurri nell’ultimo 1000 della stagione, con nessuno al secondo turno: “Non è che gli avversari dei primi turni degli azzurri fossero malleabili. Struff al debutto non vorrei mai incontrarlo anche se mi chiamo Sinner e Alcaraz, ieri ha asfaltato Musetti. Alcuni sono in calo di forma da mesi, come Arnaldi. Ma con questo, lungi da dare giudizi negativi alla stagione: l’Italia vince dodici tornei in questa stagione, con un numero spropositato di finali. Va bene Sinner, ma ci sono anche gli altri. Ci può stare un calo, in un torneo che storicamente presta molte sorprese. Alla fine il bilancio è positivo per tanti, ma non bisogna sentirsi appagati. Si guarda a domani con serenità. Ho letto gente parlare di disfatta, ma non si può ragionare così. Non si può fare di un passo falso una tragedia che va a minare quello che si è fatto prima. Serve equilibrio, e con equilibrio questa è la miglior stagione tennistica italiana. Se Sonego fa il miracolo la prossima settimana, l’Italia chiude l’anno con sette uomini tra i primi 50“.
Si passa poi al discorso Coppa Davis: “Le scelte per la Davis mi sembrano chiare già da tempo. Musetti e Berrettini partiranno entrambi. Anche ieri sapevamo che il miglior quintetto fosse Sinner, Musetti, Berrettini e il doppio Bolelli/Vavassori, poi dipende anche dagli avversari”. La prima sarà l’Argentina: “Primo turno di Davis tutt’altro che vinto, da ricordare. Cerundolo batte Musetti nella finale di Umago, il doppio argentino ha vinto l’ultimo scontro diretto con quello italiano. Da prendere con attenzione“.
Si vira sulle ATP Finals e sui possibili partecipanti per staccare gli ultimi biglietti: “De Minaur è ancora in corsa per partecipare alle Finals. Dimitrov può non farcela, Tsitsipas ha le sue difficoltà, ma vincendo il torneo potrebbe entrare. Rune dovrebbe vincere il torneo e vincere partite importanti nel prossimo, andando in finale. Poi Draper anche vincendo finirebbe dietro De Minaur, e non è iscritto, dovrebbe chiedere una wild card: secondo me è quasi chiusa. La lotta è praticamente per essere riserva, ma ci vuole un gran risultato”. Ma per Ambesi il focus è un altro: “Questa è l’occasione per qualcuno di nuovo di vincere il torneo, come Fritz che è nella parte alta del tabellone senza Sinner. Al di là dei giocatori che cercano punti per le Finals, per molti è l’ultima occasione di vincere qualcosa di pesante, al netto della presenza di Alcaraz“.
Si passa a parlare di Lorenzo Musetti: “Ha raccolto risultati da Parigi in avanti. Non ci sono argomenti per reputare negativa la stagione del ragazzo di Carrara. A fine anno sarà tra i primi 20, mica una classifica da buttare. Avanti a lui c’è solo Alcaraz come più giovane. Quante finali ha giocato quest’anno, e quante semifinali? Una testimonianza della sua stagione. Contestano altri atteggiamenti dal campo ma non derivano dal suo staff, è un altro discorso, un ragionamento un po’ forzato. Il primo turno ha sempre incognite, Struff poi non vorrei mai incontrarlo al debutto. Un cliente pessimo da affrontare ovunque“.