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ATP Parigi-Bercy 2024: continua il sogno di Humbert, sfiderà Khachanov. Zverev-Rune, scontro di fuoco in arrivo

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Ugo Humbert
Ugo Humbert / LaPresse

Si sono giocati oggi i quarti di finale al Masters 1000 di Parigi-Bercy, in una giornata che si poteva preannunciare ricca di spunti. In realtà, gli spunti ci sono stati, ma soltanto in parte, come vedremo. C’è da registrare, però, come da una parte si avrà una semifinale dai tanti motivi e dall’altra quella, sostanzialmente, in cui tutto il pubblico francese sarà da una sola parte.

In apertura di programma, la supersfida tra Alexander Zverev e Stefanos Tsitsipas va al tedesco per 7-5 6-4. Il greco perde per la prima volta indoor dall’uomo che si contende il numero 2 del mondo con Carlos Alcaraz, e lo fa dopo un primo set che va a Zverev dopo due break point sul 5-5 e tre set point sul 6-5 (con annessa palla del controbreak per Tsitsipas). Basta un solo gioco, il terzo del secondo parziale, per decidere invece quanto accade dopo in poco meno di due ore.

La vera battaglia è quella che il danese Holger Rune vince contro l’australiano Alex de Minaur. 6-4 4-6 7-5 per evitare il tie-break al terzo set e chiudere un confronto nel quale il classe 2003 ha avuto due soli veri passaggi a vuoto, a fine secondo set, quando ha subito il break dall’aussie, e a metà terzo, quando arriva il controbreak da 3-2 a 3-3. Poi l’affondo decisivo e il 7-5 nel torneo che di Rune ha visto nascere le grandi speranze.

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Gioia grande al Palais Omnisports a inizio sessione serale. Ugo Humbert riporta un francese in semifinale a Bercy a sette anni di distanza dall’ultima volta, quando ci era riuscito Julien Benneteau, che gli fa fra l’altro compagnia nel novero dei francesi capaci di battere il numero 1 o 2 del mondo in questo torneo (con loro anche Leconte, Boetsch e Monfils). L’australiano Jordan Thompson è totalmente in balia di Humbert nel primo set, si riprende nel secondo, e anzi ha la chance di portare la sfida al terzo dopo aver cancellato due match point. Il francese, però, non ci sta: è tie-break e, poco dopo, è anche vittoria per 6-2 7-6(4).

A fine giornata, semplicemente, c’è un vero e proprio assente. Giustificato, per certi versi, visto che ha terminato a mezzanotte ieri. Grigor Dimitrov, semplicemente, lascia strada a Karen Khachanov quasi senza che colpo sia ferito. Il bulgaro vince appena cinque giochi contro il russo, che non si fa problemi ad approfittare della situazione e a mettere insieme un 6-2 6-3 caratterizzato, tra le altre cose, dalla totale assenza di palle break a sfavore.

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