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Short Track
Short track, percorso netto per Pietro Sighel e Arianna Fontana a Montréal. Buon inizio per gli azzurri
Calato il sipario sulla prima giornata del secondo appuntamento del World Tour di short track. Ancora la Maurice-Richard Arena di Montréal (Canada) protagonista, ricordando il cambio di sede e la cancellazione del round di Salt Lake City. La ISU, infatti, ha preso questa decisione, viste le problematiche legate alla sicurezza dell’impianto negli States. Nel caso specifico, si è trattato della consistenza delle protezioni dell’anello di ghiaccio statunitense.
E quindi, replica di quanto già accaduto in terra canadese e day-1 in cui il Bel Paese si è particolarmente distinto. Sono stati i turni preliminari a caratterizzare il primo giorno, come sempre, e l’Italia ha concluso con quindici accessi su diciotto tentativi alle fasi finali delle gare individuali che si terranno tra sabato e domenica, ricordando la chance per chi non ha staccato il biglietto di rientrare in gioco attraverso i ripescaggi.
I due assi attesi, Pietro Sighel e Arianna Fontana, hanno risposto presente. Per loro, infatti, percorso netto nelle distanze in cui sono stati impegnati, ovvero 500, 100 e 1500 metri. C’era grande curiosità su quanto avrebbe fatto la campionessa valtellinese, reduce dall’impegno sul ghiaccio di Inzell (Germania) per la qualificazione nella squadra italiana di speed skating. Fontana, infatti, aveva saltato proprio per questo la prima tappa dello short track a Montréal. Da quanto messo in mostra da Arianna si può sorridere.
Valutando la situazione in ambito femminile, buone notizie anche per Gloria Ioriatti ed Elisa Confortola che hanno superato il turno nei 1000 e nei 1500 metri, mentre Arianna Sighel e Chiara Betti hanno centrato l’obiettivo della qualificazione ai quarti di finale nei 500 metri. Volgendo lo sguardo al contesto maschile, bene Luca Spechenhauser nei 1000 metri e Thomas Nadalini nei 500 metri. Peccato, invece, per la staffetta mista che ha mancato la qualificazione alle semifinali per una caduta. Pass centrato al penultimo atto, invece, nelle altre due prove a squadre (uomini e donne), ricordando l’affermazione delle ragazze nel primo round in Canada.