Un sogno che si realizza. Amber Glenn ha vinto per la prima volta in carriera una tappa del Grand Prix di pattinaggio artistico. L’impresa si è consumata sul ghiaccio di Angers, teatro in questo fine settimana del Grand Prix de France, appuntamento numero tre della celeberrima competizione itinerante. Un successo di grande significato per la statunitense, confezionato grazie al largo vantaggio conquistato nello short che la permesso di limitare i danni con un libero non eccezionale.
In una gara dal livello elevato, basti pensare che le prime tre atlete si sono attestate al di là di quota 200, la texana ha certamente patito l’emozione, commettendo tre errori di peso. Il primo nel triplo axel, elemento portato egregiamente a casa nel segmento più breve, il secondo in un triplo flip eseguito con caduta e il terzo in un arrivo dal triplo loop staccato a benzina quasi finita. Snocciolando correttamente elementi di alto valore – tra tutti la combinazione triplo flip/triplo toeloop e la sequenza triplo loop/doppio axel – la pattinatrice ha quindi guadagnato il terzo libero con 132.30 (65.97, 67.33) per il totale di 210.44.
Sorride anche Wakaba Higuchi che, piazzandosi al secondo posto con il miglior libero del lotto, ha staccato ufficialmente il pass per le Finali, mettendo a referto il primo grande colpo a sorpresa di questa annata sportiva. Il nome della nipponica, ai nastri di partenza, era infatti ben lontano da raggiungere un traguardo simile, meritato sul campo anche in questo caso grazie a un free estremamente consistente, impreziosito da difficoltà importanti dal punto di vista qualitativo. L’asiatica nello specifico ha atterrato due doppi axel e sei tripli, raggiungendo 139.10 (70.53, 68.57) per 206.08.
Nota di merito poi per l’altra pattinatrice del Sol Levante, Rion Sumiyoshi, quinta nel corto e terza nella classifica finale grazie a un programma interessante sia sul versante tecnico che sulle components, macchiato da un quadruplo toeloop arrivato a due piedi con metà rotazione mancante, da un’altra sbavatura nel triplo flip e nella catena triplo lutz/triplo toeloop (sottoruotato). Imprecisioni per cui si è attestata in zona 134.47 (68.20, 66.27) per 201.35 beffando la quotata sudcoreana Chaeyeon Kim, la quale a causa di un triplo toeloop degradato e con caduta inserito in coda al triplo lutz, si è fermata ai piedi del podio con 129.09 (63.04, 67.05) per 199.99.
CLASSIFICA FINALE INDIVIDUALE FEMMINILE