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America's Cup

America’s Cup, annunciata la data della prossima edizione: per la sede servirà attendere. Deroghe sulla nazionalità?

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New Zealand-Ineos Britannia
New Zealand-Ineos Britannia / IPA Sport

Si pensa alla prossima sfida. Emirates Team New Zealand ha conquistato la 37ª edizione dell’America’s Cup di vela. L’affermazione dell’equipaggio neozelandese è stata netta nella finale a Barcellona, contro INEOS Britannica: 7-2 lo score in favore dei Kiwi parla chiaro. In questo modo, si è tramutato in realtà il terzo successo consecutivo in una competizione così prestigiosa per lo scafo neozelandese dopo quelli del 2017 e del 2021. Parliamo del quinto trionfo complessivo nella loro storia in Coppa America.

Da parte di INEOS c’è però la voglia di riprovarci ed ecco quindi la candidatura per la 38ª edizione lo scorso 21 ottobre, essendo ancora Challenger of Record, ovvero il primo team a manifestare la volontà di competere nella prossima circostanza. “Abbiamo lanciato il guanto di sfida per la 38ª America’s Cup e la sfida è stata accettata dal Royal New Zealand Yacht Squadron“, aveva affermato Bertie Bicket, direttore del Royal Yacht Squadron Ltd.

Ebbene a distanze di alcune settimane, sono arrivati ulteriori dettagli su come si strutturerà la prossima edizione dell’America’s Cup. Le parti in causa, infatti, sono a lavoro. Visto il ruolo di Challenger of Record, infatti, il citato Royal Yacht Squadron ha il diritto esclusivo di negoziare i termini della prossima sfida con il Defender (New Zealand). Questa qualifica dà anche la possibilità di approvare qualsiasi modifica apportata al protocollo o alle condizioni della rassegna dopo essere state concordate.

Tante le proposte sul piatto sul piatto. La data della prossima edizione, stando a quanto riportano le cronache, dovrebbe essere ottobre 2027 ed entro otto mesi si sapranno i termini esatti della questione. In un primo momento, la sede in pole era Valencia, ma visti gli ultimi accadimenti che hanno riguardato la città iberica, tutto deve un potrebbe essere messo in discussione.

Le alternative sono Gedda (Arabia Saudita), che però non ha il gradimento di uno dei main sponsor, ovvero Louis Vuitton, e Auckland (Nuova Zelanda), con una spinta importante da parte dell’asset politico locale ma senza quell’appeal vero e proprio. Confermata la classe AC75, ci saranno nuove restrizioni nella navigazione e l’attuazione di misure significative per ridurre i costi e prestare attenzione alle emissioni di CO2.

In merito alla regola della nazionalità non ci sono cambiamenti sostanziali. Tuttavia, si parla anche di “deroghe” per le nazioni emergenti. Non è dato sapere il riferimento a questo proposito quale sia. Si può pensare alla Svizzera, che nella storia di questa competizione si è imposta in due circostanze, ovvero con Alinghi nel 2003 e nel 2007.

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