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Pallamano: Italia, dopo la Spagna c’è la Serbia. Una partita da vincere a tutti i costi

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Nazionale Italiana Pallamano - Thomas Bortoli / RFEBM

Il cammino della nazionale italiana di pallamano nel girone di qualificazione verso gli Europei Maschili 2026 prosegue. Dopo la sconfitta di misura in casa della quotatissima Spagna (31-30), che ha dato consapevolezza dei propri mezzi agli azzurri, all’orizzonte c’è la sfida casalinga contro la Serbia; in programma domenica 10 novembre alle ore 18.00 a Fasano.

Gli uomini del DT Riccardo Trillini sanno che questa, molto probabilmente, sarà una delle sfide decisive per cercare di strappare il pass verso i prossimi campionati continentali, con una partecipazione che agli azzurri manca addirittura dal 1998, quando fu la stessa Italia a organizzare l’evento.

Resettare senza dimenticare. A Puerto de Sagunto si è vista una squadra con identità, coraggio, forza mentale e strutture di gioco: questa dovrà essere la base per una partita che, almeno sulla carta, dovrebbe essere molto diversa rispetto a quella giocata contro gli iberici. Con la Serbia occorreranno anche tanto carattere e volontà di giocare una partita “sporca e spigolosa” dal punto di vista fisico.

Pechmalbec (9 gol segnati) e soci arrivano dal netto successo per 38-25 ottenuto contro la Lettonia, ma sono perfettamente consapevoli di non trovare più l’Italia “tenera” di un tempo; con i precedenti che fra le nazionali sono soltanto due, risalenti alle qualificazioni agli Europei 2010, entrambi vinti dalla Serbia.

Bisognerà giocare palla su palla, gol su gol per capire chi alla fine la spunterà alla distanza. Gioco, carattere, rotazioni e ovviamente le mani e il corpo degli estremi difensori: Ebner per l’Italia e Milosavljev per la Serbia.

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