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Scherma, Giacomo Paolini splendido secondo a Berna. Sul podio anche Matteo Galassi

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Giacomo Paolini/Bizzi Federscherma

Ottimo inizio per l’Italia nella Coppa del Mondo di spada maschile. Una prima stagionale a Berna che ha visto protagonisti molti azzurri, con il primo podio della carriera per Giacomo Paolini e Matteo Galassi, rispettivamente secondo e terzo. A vincere è stato l’ungherese Mate Tamas Koch, che si è imposto proprio sui Paolini in finale con il punteggio di 15-9.

Una prestazione davvero eccellente quella dei due azzurri, che si sono anche affrontati in una semifinale tutta italiana, con la vittoria di Paolini per 15-6. Il romagnolo si era reso protagonista di una splendida vittoria nei quarti contro il giapponese Koki Kano, campione olimpico in carica e numero uno del ranking mondiale, con il punteggio di 15-8. Un altro successo di rilievo è stato quello negli ottavi contro l’americano Samuel Imrek per 15-8.

Sul podio come detto ci sale anche Matteo Galassi, che si conferma uno dei migliori prospetti della spada italiana. Il diciannovenne azzurro si regala una giornata da sogno, battendo nei quarti di finale all’ultima stoccata l’egiziano Mahmoud Elsayed, numero quattro del ranking mondiale, per 15-14. Con il medesimo punteggio Galassi aveva cominciato il suo cammino con il giapponese Masaru Yamada, numero sette della classifica FIE, in un altro successo di grande prestigio.

Potevano essere addirittura tre gli azzurri sul podio, visto che Giulio Gaetani si è fermato ai quarti di finale per mano del cinese Zhang Xinkun, che si è imposto per 15-7. Lo spadista asiatico ha poi perso all’ultima stoccata contro Kock nella seconda semifinale, chiudendo così al terzo posto.

Proprio Koch aveva messo fine al cammino di Valerio Cuomo negli ottavi di finale, battendo l’azzurro per 15-10. Esordio stagionale, invece, deludente per Davide Di Veroli, battuto subito al primo turno dall’ucraino Svichkar per 15-12. Con il medesimo punteggio è stato sconfitto anche Enrico Piatti sempre al primo assalto dall’ucraino Gorbachuk.

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