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ATP Finals, Taylor Fritz: “Ho migliorato il dritto e giocato bene nei momenti importanti”

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Taylor Fritz
Fritz / LaPresse

A sorpresa, ma nemmeno troppo, Taylor Fritz è all’ultimo atto delle ATP Finals. Lo fa battendo per la quarta volta consecutiva Alexander Zverev, che era il favorito principale per giocarsi il titolo viste le ultime settimane da lui disputate, e certifica in maniera definitiva il suo ingresso nel parterre dei grandi del tennis contemporaneo.

La chiave è stata giocare bene nei momenti importanti – afferma in conferenza stampa – un paio di palle break dove ho servito bene o ho giocato in modo molto aggressivo quando in precedenza avrei giocato in modo più prudente. Ho trovato grandi colpi e grandi servizi nei momenti cruciali. Non ero certo di avere la meglio su Zverev nonostante i precedenti: a parte la Laver Cup, con condizioni a me favorevoli, tutte le partite che abbiamo giocato potevano avere risultati diversi se solo un paio di punti fossero andati diversamente“.

Per Fritz è la seconda finale di grande profilo nel giro di pochi mesi dopo quella degli US Open: “Ho sempre creduto di meritare di essere tra i migliori. Non per i risultati, ma per come mi sento quando gioco. Ad esempio, a Shanghai sentivo di giocare un gran tennis, raggiungendo le semifinali. Questo ti dà fiducia, che stai facendo le cose giuste. In questa settimana ho battuto tre giocatori incredibili, giocando un gran tennis. Credo di aver migliorato il mio gioco nelle ultime settimane“. E proprio sui miglioramenti, si sbottona leggermente: “Ci sono dei dritti che sto colpendo molto meglio di prima, ci ho iniziato a lavorare di recente“.

Il pensiero va ora ai possibili avversari. Tra di loro c’è ovviamente Sinner, con cui ha giocato agli US Open: “Rispetto agli Stati Uniti le condizioni sono diverse. Dopo averlo affrontato qui, è che agli US Open mi sembrava di dover rimanere in partita solo con il servizio, cercavo di sopravvivere. Nel match giocato qui invece non ho avuto questa sensazione, ero molto a mio agio da fondocampo. Ho avuto l’opportunità di brekkare in entrambi i set, lui ha avuto le stesse chance e le ha sfruttate, giocando meglio i punti importanti, è il migliore al mondo e sta giocando con grande fiducia“.

Se dovesse essere l’azzurro a passare in finale, si giocherebbe lo stesso match visto nel girone, e per otto volte è successo che chi aveva perso nel round robin ha poi alzato il trofeo: “Potrebbe essere una questione di strategia – afferma Fritz – chi vince entrerà in partita giocando come ha fatto per vincere. Chi ha perso incece lo sa e lo capisce, forse sa cosa aspettarsi. Forse anche per un fattore psicologico, con uno che si sente sfavorito e l’altro il grande favorito, che potrebbe giocare in moddo più teso. Chi sente di non avere niente da perdere gioca più rilassato“.

 

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