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Ciclismo
Giro d’Italia 2014, Canola: “Ho vinto con la grinta. Era la mia occasione”
Una giornata magica, indimenticabile per Marco Canola, che celebra la sua prima vittoria di tappa al Giro d’Italia (clicca qui per la cronaca).
Di seguito le dichiarazioni dei protagonisti. Non manca un battibecco a distanza tra Bouhanni e Nizzolo per la volata mancata….
Canola: “Spero sia la prima di tante vittorie. Non ero in grandissima forma nelle ultime tappe, ho corso tanto quest’anno e sono in debito d’ossigeno, gambe sentono la fatica. Però avevo voglia di vincere e in questi casi la grinta è l’ultima cosa che viene a mancare. Ho dato tutto nell’unico giorno giusto e adatto per provarci. Conoscevo le strade e il tempo mi ha dato una mano. La perseveranza e la grinta portano risultati. Dedico questo successo a mio padre, che è venuto a mancare, alla mia famiglia ed alla mia ragazza“.
Tulik (terzo classificato): “Nel finale Canola era molto forte. Mi è mancata la freschezza. Però sono soddisfatto per essermi giocato una tappa al Giro”.
Reverberi (General Manager Bardiani): “Il gruppo ad un certo punto ha fatto capire ai fuggitivi di volerli tenere a 2 minuti. Davanti quindi hanno rallentato, ma non si sono finiti. La tappa era corta e si sono gestiti bene. Hanno sparato tutto ai 30 km dall’arrivo ed è andata bene”.
Bouhanni: “La fuga è andata a termine, io sono arrivato quarto: è andata così. Peccato che non ci siano state altre squadre che abbiano tirato con noi fino all’arrivo“.
Nizzolo: “Oggi fa meno male essere arrivato dietro a Bouhanni. E’ stata un’occasione persa, ogni tanto servono anche queste cose per far capire al gruppo che bisogna svegliarsi prima. Abbiamo iniziato a tirare troppo tardi e la fuga è arrivata. Davanti comunque sono andati forte. Volevamo che tirasse la squadra di Bouhanni per fargli perdere qualche uomo in vista del finale, ma è andata male“.
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federico.militello@olimpiazzurra.com
