Milano Cortina 2026
Ambesi: “Il potenziale dell’Italia per Milano Cortina è alto, l’obiettivo è uno. Shiffrin favorita, ma Brignone…”
La stagione degli sport invernali sta progressivamente entrando nel vivo e prosegue il percorso di avvicinamento dell’Italia verso i Giochi Olimpici casalinghi di Milano Cortina 2026. Si preannuncia un’edizione olimpica con tante carte da medaglia per i colori azzurri, potendo contare su nuovi talenti in rampa di lancio e su certezze granitiche come per esempio Federica Brignone nello sci alpino. Di questo e di molto altro si è parlato nel primo appuntamento di Salotto Bianco, trasmissione di approfondimento sulle discipline olimpiche invernali, visibile sul canale Youtube di OA Sport, condotta da Dario Puppo con ospite Massimiliano Ambesi.
“Siamo nel terzo anno del quadriennio olimpico. Ci sono comunque due stagioni piene che devono essere tenute in considerazione, quindi volendo oggi potremmo già dire quali obiettivi potrebbero essere raggiunti nei Giochi Olimpici. È ovvio che in un anno possono cambiare tante cose, quindi siamo sempre lì. Se oggi mi dici: ‘Firmi per venti medaglie a Milano Cortina?’. Io ci penso, ragiono sul potenziale degli atleti che abbiamo, ti stringo la mano per la proposta e la mia risposta è che non firmo. Ovviamente qualcuno dirà: ‘Ma come, venti medaglie e non firmi? Cos’è successo?’. È successo che in questi due anni abbondanti il livello medio degli atleti italiani è salito. Tante discipline che per diverso tempo non sono state competitive, propongono delle eccellenze, quindi oggettivamente c’è spazio per sognare. Poi ci sono gli avversari e tante variabili da tenere in considerazione ma oggi, anche alla luce dell’inizio di questa stagione, effettivamente il potenziale è talmente grande da auspicare che si possa scollinare ben oltre le venti medaglie. E questo deve essere l’obiettivo che tutti devono avere in testa, ciascuno portando il proprio contributo”, l’analisi di Ambesi.
Sull’inizio della Coppa del Mondo di sci alpino: “Lo sci alpino ha vissuto un fine settimana eccezionale a Soelden, con la vittoria di Brignone e buone prestazioni in campo maschile, poi c’è stato il rovescio della medaglia perché è arrivato il weekend di Levi che credo possa essere considerato il punto più basso nella storia dello sci alpino italiano. Da una parte si parlava di gigante, dall’altra di slalom. A inizio stagione questi alti e bassi ci possono stare. È ipotizzabile che a livello di gigante vedremo tanti alti, e che il basso visto a Levi nello slalom non si ripeterà. Per quanto riguarda lo slalom, la strada è in discesa, mentre i giganti ci sono i presupposti per riconfermarsi con Brignone e anche con Bassino, che comunque ha disputato una buona prima manche a Soelden per poi perdere un po’ di terreno nella seconda. Da quello che mi arriva Bassino ha lavorato molto bene, in allenamento è molto vicina a Brignone e credo che entrambe possano esprimersi ad alto livello non solo tra i pali larghi, perché in SuperG ed in alcune discese possono privare a dire la loro“.
Sul rientro di Sofia Goggia dall’infortunio: “In alcuni sondaggi proposti dai media, nell’elenco delle papabili per vincere la Coppa del Mondo femminile ho visto anche il nome di Sofia Goggia. Io tenderei a dire di no, perché questa è una stagione in cui non c’è spazio per grandi rischi ed in cui va messo tutto a punto per poi presentarsi nel 2025/2026 con l’obiettivo di andare a rivincere il titolo olimpico. Poi è chiaro che Goggia è una agonista, quindi i suoi risultati in discesa libera arriveranno, però il fatto che il gigante venga un po’ messo da parte secondo me ci può stare in questa fase, che è di riavvicinamento. Quando si parla di favorite per quella Sfera di Cristallo, magari Goggia no come no Petra Vlhova. Ho sentito anche il suo nome, ma la slovacca rientrerà dopo un infortunio serio con operazione e rieducazione, quindi avrà bisogno di tempo per tornare competitiva. Non a caso era assente a Soelden e Levi“.
Sulle favorite per la Sfera di Cristallo: “I nomi principali da seguire sono quelli di Shiffrin e Brignone, che hanno vinto le prime due gare. Sicuramente l’americana continuerà a vincere tanto in slalom e questo weekend ci sarà un’altra opportunità in cui potrebbe arrivare il successo numero 99. Brignone a Soelden ha dato l’impressione di avere margine, quindi se riconfermerà quella linea penso che le vittorie in gigante continueranno ad arrivare, anche se Shiffrin è competitiva in quella specialità. Il vero scontro lo vedremo in SuperG, perché è vero che la statunitense ha detto niente discese in questa stagione, ma ha anche dichiarato di aver lavorato tanto sul SuperG. Lì sarà battaglia. Battere in una classifica generale di Coppa del Mondo una Shiffrin sana che può fare bottino pieno tra i pali stretti è veramente difficile, ma se dovessi pensare ad una combattente in grado di sovvertire quello che sembra già scritto, io dico Federica Brignone. Lei ci crede e non sarà mai doma fino alla fine. In tutto questo non abbiamo citato Lara Gut, che ha avuto i suoi problemini in autunno, ma anche lei può essere temibile raccogliendo punti pesanti su tre specialità. Oggi però la metto dietro alle altre due, poi chiaramente in una stagione ci sono gli infortuni, l’imprevisto e tante gare possono essere cancellate, quindi è difficile fare una previsione ma tendenzialmente i due nomi da seguire sono quelli: Shiffrin favorita e Brignone che prova a sovvertire il pronostico”