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Sinner non si accontenta: “Quest’anno potevo fare meglio alcune cose. Ci tenevo a confermare la Davis”

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Jannik Sinner
Sinner / Lapresse

Jannik Sinner ha concluso la propria stagione da favola con una memorabile ciliegina sulla torta: dopo aver trionfato in due Slam (Australian Open e US Open), aver dettato legge alle ATP Finals senza concedere set agli avversari, essersi imposto in tre Masters 1000 (Miami, Cincinnati, Shanghai) ed essere diventato numero 1 del mondo, il fuoriclasse altoatesino ha trascinato l’Italia verso la conquista della seconda Coppa Davis consecutiva. Il Bel Paese si è replicato sul cemento indoor di Malaga e ha così alzato al cielo la mitica Insalatiera per la terza volta nella storia, concretizzando un superbo uno-due dopo un digiuno durato 47 anni dal primo trionfo.

Jannik Sinner completa un 2024 da favola sotto il profilo agonistico: nell’ultimo anno è diventato il faro del tennis internazionale e si è issato al ruolo di icona sportiva del panorama tricolore, risultando ampiamente riconoscibile dalle più disperate frange di pubblico alle nostre latitudini. Il 23enne svetta in testa al ranking ATP con quasi quattromila punti di vantaggio sul tedesco Alexander Zverev, archivia una stagione decisamente memorabile e si lancia con grande ottimismo verso un 2025 che si spera possa essere altrettanto soddisfacente sotto tutti i punti di vista.

Jannik Sinner ha espresso la propria soddisfazione ai microfoni della Rai: “Vuol dire tanto per tutti noi rivincere questo trofeo. Sono arrivato qua perché volevo partecipare e difendere questo titolo. Ci siamo riusciti, tutta la squadra ha dato il 100%, non c’è nulla di scontato. Un bel feeling finire la stagione con questa vittoria“. Chiudere un percorso con un successo è indubbiamente molto stimolante e permette di affrontare la off-season (nei fatti sei settimane verso gli Australian Open) in maniera più pimpante, senza rimuginare troppo e con il giusto piglio per essere ancora protagonista sul cemento di Melbourne.

Jannik Sinner ha poi proseguito nella propria analisi, risultando sempre un perfezionista ed evidenziando che ci sono state comunque alcune sbavature in una stagione condita da 78 vittorie a fronte di 6 sconfitte (di cui tre contro lo spagnolo Carlos Alcaraz e una frutta di un errore arbitrale contro il greco Stefanos Tsitsipas a Montecarlo): “Il 2024 è stato molto bello, ci sono delle cose che potevo fare meglio. Ci sono state tante emozioni, ho vissuto un anno con tante difficoltà: non c’è nulla di scontato, sono super contento e vediamo come andrà l’anno prossimo“.

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