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Surf, c’è vita oltre Leonardo Fioravanti in Italia?

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Leonardo Fioravanti
Fioravanti / IPA Sport

Lavori in corso. La stagione del massimo circuito internazionale del surf è andata in archivio e i verdetti sono arrivati sulle onde di San Clemente (California). Sono stati eletti gli artisti della tavola in questo 2024 nelle WSL Finals e John John Florence e Caitlin Simmers hanno fatto vedere di avere quel qualcosa in più di tutti nell’atto conclusivo.

In casa Italia, la situazione è stazionaria e coincide con Leonardo Fioravanti. L’estroso surfista nostrano è riuscito a godersi per la seconda volta in carriera le Olimpiadi Estive e ha gareggiato nel Tour principale, rivaleggiando contro i migliori rappresentanti del pianeta. Un’annata in cui Fioravanti si portato come miglior piazzamenti i due quinti posti nel Lexus Pipe Pro presented by YETI e nel MEO Rip Curl Pro Portugal presented by Corona, rispettivamente prima e terza tappa.

L’azzurro ripartirà per una nuova stagione, provando a risalire la corrente e a farsi strada tra i “mostri” della disciplina. Alle sue spalle, oggettivamente, non c’è molto allo stato attuale delle cose tra le fila nostrane. Il romano è l’unico che ha messo in mostra le sue qualità nel massimo circuito, mentre il resto della truppa bazzica nelle Challenger Series.

Tra questi, c’è Edoardo Papa, classe 2001, che sta cercando di farsi largo e nell’appuntamento di Fistral Beach, in Inghilterra, è giunto nono. Tra le donne, i nomi sono quelli di Emily Gussoni e di Giada Legati e gli score non sono stati da incorniciare. Si parla per entrambe di un 17° posto come miglior piazzamento: per Gussoni al Rip Curl Pro Anglet e per Legati al Nias Pro. In buona sostanza, c’è ancora tanto da fare per aprire a nuovi talenti in una disciplina che non è facile da gestire e organizzare ad altissimo livello.

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