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Volley, World League: l’Italia ruggisce e schianta l’Iran! Tris dopo l’impresa in Brasile

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Ancora grande Italia! I ragazzi di Mauro Berruto conquistano la terza vittoria consecutiva in World League e, dopo le due imprese in Brasile, mettono in ginocchio anche l’Iran con un buon 3-0 (25-19; 25-22; 25-23) di fronte al meraviglioso pubblico di Trieste (5000 persone).

Con questo successo ci portiamo saldamente al comando della Pool A a punteggio pieno (nove punti su tre incontri giocati) e sfruttiamo anche il clamoroso tonfo del Brasile in casa contro la Polonia. L’Italia è già qualificata alla Final Six di Firenze in quanto Paese organizzatore, ma il momento positivo è un’ottima iniezione di fiducia.

 

Il successo è stato sofferto, ma meritato per quanto si è visto in campo. Paghiamo tantissimo la grinta, la cattiveria agonistica e l’intensità dei mediorientali che, nonostante il cambio di allenatore (Kovac ha sostituito il guru Velasco), riescono comunque a giocare un’eccellente pallavolo. Dopo le due sconfitte patite lo scorso anno, Mahmoudi e compagni potrebbero essere diventati la nostra bestia nera?

L’Italia rincorre sempre, poi nel finale dei set riesce a far prevalere la propria esperienza e maturità, mettendo in difficoltà gli avversari con le classiche armi che ci contraddistinguono: servizio e muro. Quando la patata è bollente e si entra in dirittura di arrivo, sono puntuali gli aces di Parodi e Vettori, i muri dei centrali, le bombe di Zaytsev e Kovar: troppo per l’ottimo Iran, squadra rognosa (e lo sarà per tutti), ma che deve ancora aggiustare qualcosa dal punto di visto psicologico. Ottima l’alchimia tra palleggiatore e opposto, con Mahmoudi presente ovunque (13) affiancato da Ebadipour (11) e dal muro di squadra che ha giocato alla grande (9).

 

Parodi è il migliore dei nostri, decisivo soprattutto nei momenti caldi dei primi due parziali con una percentuale d’attacco mostruosa (83% a metà gara, 14 punti); Jiri Kovar è un po’ altalenante nell’arco dell’incontro, commette qualche errorino di troppo, ma le bombe e gli aces finali lo promuovono pienamente, consegnandogli anche la palma di top scorer (15); Zaytsev è incisivo con le sue bombe e alcune ottime parallele (12 punti), ma meno disarmante del solito. Eccezionale partita del nostro capitano Birarelli, affiancato al centro da un ottimo Matteo Piano (8 e 5).

Non segniamo tantissimo a muro (5) e anzi non utilizziamo moltissimo il fondamentale in maniera continuava, mentre il servizio ci premia soprattutto quando conta (6).

Vettori è entrato solo per gli ultimi scambi dei tre set e si è fatto notare per il favoloso ace che ha chiuso i conti nel secondo parziale.

Qualche sofferenza eccessiva in ricezione e in copertura sui primi tempi dell’Iran, ma nel complesso è stata un’ottima Italia. L’Iran non sarà il Brasile, l’Italia non ha fatto l’impresa e non è stata sui livelli sontuosi di sette giorni fa, ma basta e avanza. Proseguiamo su questa strada.

Domenica 1° giugno alle ore 20.00 offriremo la rivincita all’Iran in quel di Verona.

 

Il primo set è una lotta punto a punto. L’Iran si comporta bene in palleggio e riesce a farsi sentire pesantemente a muro. L’Italia commette qualche imprecisione, ma riesce a mantenersi incollata grazie a uno spunto intelligente in attacco. Sul 16-16 gli azzurri decidono però di mettere il turbo: il muro torna a imporsi, Kovar e Zaytsev si fanno sentire in fase offensiva (appoggiati da Piano, che piazza il punto set), Parodi è precisissimo (83%!), l’entrata di Vettori dà un pizzico di lucentezza e l’Iran si inginocchia definitivamente.

 

L’Italia soffre durante il secondo parziale, è sempre costretta a inseguire e non riesce mai a ricucire il fastidioso gap di uno-due punti. I nostri avversari ci mettono in difficoltà grazie a un ottimo primo tempo, giocando molto in velocità e puntando tutto sul ritmo. Gli azzurri sono però trascinati da un superlativo Parodi, abbassano un po’ l’intensità in ricezione e a muro ma si comportano bene. Sul 20-20 la svolta definitiva: un’ottima stampa, ace di Parodi, bomba di Zaytsev e l’ace finale del subentrato Vettori.

 

Il terzo set è un’altra lotta punto a punto, da cui l’Italia prova a uscire sul 18-15. Purtroppo non ci riusciamo. Subiamo qualche murata di troppo e fatichiamo a tirare su gli attacchi potenti degli iraniani, ma uno scatenato Kovar nel finale (ace e bomba) affiancato da Parodi accompagna gli azzurri al successo.

 

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