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Tuffi: Windsor tappa di certezze per l’Italia

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Una medaglia ed un podio sfiorato il bottino dell’Italia nella quinta tappa delle World Series di tuffi a Windsor (Canada): prestazione in linea con le altre uscite, in cui spiccano la conferma al vertice del sincro femminile da 3 metri e la costanza di risultati di Tania Cagnotto, quarta in una gara dall’elevatissimo tasso tecnico.

308.10 il punteggio di Cagnotto e Dallapè, terze in rimonta come già più volte accaduto in stagione. La sintesi della gara è il solito copione: ottimi obbligatori, qualche punto perso con il doppio e mezzo indietro e grande reazione con avvitamento avanti e doppio e mezzo ritornato. Il podio è (quasi) sempre Cina-Canada-Italia, con Jennifer Abel e Pamela Ware a soli quindici centesimi da un clamoroso successo davanti al pubblico amico. In classifica generale le azzurre rimangono al secondo posto, da blindare tra una settimana a Monterrey (Messico).

Podio da conservare anche per la bolzanina nella classifica individuale da 3 metri. Dopo i due bronzi di Dubai e Mosca, Tania conferma la propria buona forma stagionale chiudendo a quota 344.05 a una decina di punti dal terzo posto occupato dalla beniamina di casa Jennifer Abel, forse a tratti giudicata in maniera migliore rispetto alla qualità dei tuffi. Poco male, comunque, perché alle spalle delle irraggiungibili cinesi (spettacolare Shi Tingmao che sfiora i 400 punto) nella graduatoria complessiva c’è sempre l’azzurra. A Monterrey bisognerà resistere all’ultimo assalto delle due canadesi, penalizzate – va sottolineato – dall’aver saltato la tappa di Mosca. Rimandata invece Maria Marconi, che dopo un buon inizio con le finali di Pechino e Londra non sta riuscendo a confermarsi in mezzo ad assoluti mostri sacri della disciplina. Il talento non manca alla romana, frenata però troppo spesso da gravi errori nei tuffi decisivi: questa volta fatale il doppio e mezzo indietro, lo stesso che le è costato la medaglia ai Mondiali di Barcellona 2013.

Per Francesco Dell’Uomo e Maicol Verzotto ennesimo sesto posto con un punteggio leggermente al di sotto delle proprie possibilità. Il 367.23 ottenuto venerdì nel sincro dalla piattaforma evidenzia ancora molte possibili migliorie, a partire dagli obbligatori per arrivare al famigerato triplo e mezzo indietro che è costato qualche punto di troppo a Windsor. Sempre positivo l’avvitamento indietro, punto di partenza per un futuro dagli elevati coefficienti di difficoltà: per competere anche a livello europeo, infatti, gli azzurri sono chiamati a sostituire al più presto il doppio e mezzo avanti con un avvitamento (2.9) e il triplo e mezzo avanti (3.0). Nella gara individuale, infine, poche pretese di qualificazione alla finale ma importante possibilità per misurarsi con i big del mondo: 399.30 per Verzotto (con sbavatura nel triplo e mezzo indietro) e 380.45 per Dell’Uomo (con errore nel doppio e mezzo rovesciato).

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Giuliana Aor

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