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Brasile 2014, le stelle dei Mondiali: Andres Iniesta (con video)

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Troppo spesso si è identificato lo straordinario Barcellona dell’era Guardiola/Villanova con la figura di Leo Messi, il campione dei campioni: ma il famigerato tiki-taka che ha portato fior di successi al club catalano, costituendo la base dei trionfi della nazionale spagnola, non sarebbe stato possibile senza la classe di un giocatore come Andrés Iniesta.
Trent’anni da poco compiuti, si tratta di uno dei più forti centrocampisti della storia del calcio. Iniesta cresce giocando a futsal e questa esperienza lo segna ancora oggi: difficile, infatti, trovare un giocatore migliore di lui nel far girare la palla negli spazi stretti e con grandissima rapidità. Lui e Xavi formano la mediana del Barcellona e della Spagna, alternando sapientemente interdizione e impostazione di gioco: nei tre titoli, tra Europei e Mondiali, conquistati dalle Furie Rosse nell’ultimo quinquennio la sua firma occupa una posizione privilegiata. Tre volte man of the match ai Mondiali 2010, altrettante agli Europei 2012: se Iniesta, semplicemente, decide di mandare in porta un compagno, lo fa da qualunque posizione, creando spazi laddove non sembrava ce ne fossero, ingannando difensori rocciosi ed esperti con un tocco di palla morbido, raffinato e incredibilmente preciso.
Il regista castigliano arriva in Brasile dopo una stagione che per il Barcellona si è rivelata estremamente deludente: ciononostante, il suo apporto non è mai venuto meno, con tre reti complessive messe a segno nella Liga e la solita infinità di assist.  Soprannominato El Ilusionista, termine che non ha bisogno di traduzione, ecco un video in grado di dimostrane la motivazione:

http://youtu.be/q-Ez4c1QfQ0

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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