Tuffi
Tuffi: Italia promossa a Monterrey pur senza medaglie
Italia promossa a Monterrey, pur senza medaglie. Il verdetto della sesta ed ultima tappa delle World Series 2014 di tuffi è beffardo per gli azzurri: due quarti posti ed un quinto al femminile e tre prove in costante crescita in campo maschile. In vista del futuro, che adesso in campo internazionale si chiama Coppa del Mondo a Shangai (metà luglio) e Europei a Berlino (18-24 agosto), il Bel Paese continua a macinare progressi e conferme tra trampolini e piattaforme.
Molto positiva la prestazione di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè nel sincro 3 metri che ha aperto la tre giorni messicana. “Una delle loro gare migliori alle World Series“, il commento dell’allenatrice della trentina Giuliana Aor su Facebook, che però non ha portato altro che una medaglia di legno a quota 306.60, con due ottimi obbligatori ed un’imprecisione nel doppio e mezzo ritornato. C’è amarezza, però, per le eccessive valutazioni dei giudici alle beniamine di casa: tra le atlete di alto livello (cinesi, canadesi e messicane) meritano di stare senza dubbio anche le azzurre. La bolzanina si è poi confermata nell’individuale, con una gran gara chiusa a 347.35 punti. Super il triplo e mezzo avanti (72.85), vero scoglio della prima parte di stagione. Si è addirittura superata una stratosferica Maria Marconi, in cerca di riscatto dopo Windsor e grande protagonista a Monterrey. Quarta piazza e 347.55 (venti centesimi meglio di Tania) per la romana, autrice di un triplo e mezzo avanti da sogno (79.05). Purtroppo però, come spesso accaduto a Maria nel corso della propria carriera, la sfortuna si è accanita facendole perdere qualche punto di troppo nel doppio e mezzo ritornato (fatale anche per le ambizioni di podio di Tania Cagnotto) e regalandole solo il legno nonostante un brillantissimo personal best nella specialità. A Berlino può stupire.
Bene anche Francesco Dell’Uomo e Maicol Verzotto, più nell’individuale che nel sincro dalla piattaforma. 431.70 il punteggio di Dell’Uomo, senza troppe sbavature e con il solito handicap dei bassi coefficienti rispetto ai migliori atleti del mondo. 410.55 per Verzotto, per cui vale lo stesso discorso del compagno: i progressi sono ben chiari. Molto importante la strada intrapresa nel sincro, con l’inserimento del triplo e mezzo ritornato (coefficiente 3.2) che, insieme all’avvitamento indietro (3.2) sta aumentando le difficoltà (e in futuro – si spera – anche i risultati) della coppia azzurra quarta agli Europei 2013. Lavorando costantemente sulla qualità dei tuffi si può sognare il podio continentale, se non da Berlino magari già da Rostock 2015.
L’analisi, sufficiente per l’Italia nonostante le “sole” cinque medaglie conquistate in sei tappe (ma con due podi finali), si conclude con una panoramica delle migliori indicazioni emerse in queste uscite in giro per il mondo. Su tutti brilla Jack Laugher, britannico classe 1995 che si sta confermando ai vertici del trampolino maschile dopo gli exploit delle prime gare. Bene anche il sincro con Chris Mears, con i sogni inglesi in rilancio dopo il personal best (577.20) di Tom Daley dalla piattaforma della scorsa notte. Un triplo e mezzo indietro perfetto, però, non è bastato al campione del mondo 2009 – rivitalizzato dalla guida tecnica di Jane Figueiredo – per battere il fuoriclasse cinese Qiu Bo, autore di ben due tuffi perfetti (verticale e triplo e mezzo rovesciato) per toccare quota 583.95. In gran forma anche Patrick Hausding: il polivalente tedesco, dopo una rotazione nulla nel sincro 3 metri con Stephen Feck e la solita medaglia da 10 metri con Sascha Klein, ha completato una due giorni esaltante vincendo con pieno merito l’individuale dal trampolino grazie ad un maestoso quadruplo e mezzo avanti e il nuovo record personale di 522.25. Infine, sorpresa canadese nella piattaforma: Meaghan Benfeito si è imposta nella notte con 398.20 punti davanti alla cinese Liu Huixia.
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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
Twitter: @FCaligaris
Foto da: Europei Rostock 2013