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Mondiali Brasile 2014: il peggior Brasile della storia?

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Il momento tanto atteso è arrivato, la Coppa del Mondo di calcio 2014, la seconda mai organizzata in Brasile, ha avuto inizio. Quell’entusiasmo che c’era fino a pochi attimi prima del via, però, è stato smorzato dalla partita inaugurale tra la nazionale di casa e la Croazia: in campo si è visto un brutto Brasile, una squadra che sarebbe stata incapace di vincere senza dei macroscopici errori arbitrali.

La parte più bella dell’incontro è stata quella degli inni nazionali, con l’inno brasiliano cantato da tutto lo stadio anche quando la musica è stata tagliata (forse di proposito) e con gli undici in campo visibilmente emozionati. La partita, però, non è andata come gli oltre sessantamila spettatori dell’Arena Corinthians (o Arena Saõ Paulo, secondo la denominazione provvisoriamente acquisita per il Mondiale) volevano. Al di là della sfortunata autorete di Marcelo, il Brasile ha denotato tutti i suoi limiti: un portiere, Julio Cesar, che oramai ha acquisito i ritmi della MLS e non è più quello del “Triplete” nerazzurro; una difesa molto incerta, con due laterali estremamente offensivi che troppo spesso si fanno sorprendere alle spalle (soprattutto Dani Alves); un centrocampo poco creativo, con Óscar paralizzato dalla tensione per tutto il primo tempo; un attaccante, Fred, isolato e quasi mai servito.

A salvare la squadra nella sua prestazione puramente sportiva è stato Neymar, sebbene lui stesso non sia stato esente dal commettere ingenuità, tanto da meritarsi la prima ammonizione della competizione per una gomitata che un arbitro più severo avrebbe giudicato da rosso. L’arbitro, appunto, Yuichi Nishimura, è probabilmente stato il vero uomo  decisivo dell’incontro: troppi errori per colui che viene considerato il miglior direttore di gara asiatico, ma soprattutto troppi errori a favore della formazione di casa. Il difensore Dejan Lovren, autore del presunto fallo da rigore su Fred, ha perfettamente riassunto quello che tutti gli spettatori neutrali devono aver pensato davanti alla televisione: “Che diano subito la Coppa al Brasile!“.

La Croazia può comunque consolarsi con il bel gioco espresso in particolare a centrocampo, in attesa del rientro del suo centravanti di riferimento, Mario Mandžukić, ieri squalificato. Il rimpianto è soprattutto per la pessima prestazione del portiere Stipe Pletikosa, che avrebbe potuto fare di più in occasione dei goal, anche sul rigore, quando ha indovinato il lato giusto ma non ha saputo tenere la mano abbastanza ferma per respingere il tiro di Neymar.

Questo match, in conclusione, non solo ci ha offerto un brutto Brasile, forse il peggiore che si sia mai visto in una Coppa del Mondo, ma ha anche attirato sulla squadra di casa l’astio di buona parte del mondo calcistico (non brasiliano, ovviamente). Sarà difficile battere la Seleção, ma se dovesse accadere non saranno solamente i tifosi della squadra che riuscirà nell’impresa ad esultare.

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Immagine: Wikimedia

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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