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Calcio

Mondiali Brasile 2014: tocca all’Italia! Contro l’Inghilterra per i 3 punti

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Tocca a noi. Questa sera, nell’umidità di Manaus, esordisce l’Italia nel Mondiale brasiliano. L’appuntamento è arcinoto, a mezzanotte nel Bel Paese, come anche l’avversario: l’Inghilterra. Sarà però fondamentale partire con il piede giusto, come avvenuto nel 2006 contro il Ghana e decisamente meno nel 2010 con l’1-1 in rimonta sul Messico. Vincere, infatti, significherebbe guardare con grande ottimismo alla qualificazione agli ottavi di finale.

L’Italia è ben preparata all’appuntamento brasiliano, ha lavorato con serietà e costanza prima a Coverciano e poi a Mangaratiba e i risultati delle amichevoli non hanno rispecchiato al meglio le qualità del gruppo di Cesare Prandelli. Tra esperimenti, cambi e soprattutto stanchezza a causa dei carichi di lavoro, sono arrivati due scialbi pareggi contro Irlanda e Lussemburgo e la vittoria per 5-3 contro il Fluminense, positiva per la fase offensiva ma decisamente opaca per la difesa. Adesso, però, non si può più scherzare: di fronte c’è un avversario vero, pronto a fare male e ad estrometterci prematuramente dalla competizione. Guai a fallire.

L’Inghilterra si conosce fin troppo bene. Ma ci conosce anche fin troppo bene. Roy Hodgson ha allenato l’Inter con il primo Andrea Pirlo e ha assimilato nella propria filosofia di gioco un pragmatismo all’italiana raro da trovare all’estero. 4-4-2 (o 4-5-1 o 4-1-1) con difesa e centrocampo rocciosi e velocità in attacco, grazie alla qualità di Wayne Rooney e alla freschezza di Daniel Sturridge. L’ala del Liverpool è forse lo spauracchio più grande per la retroguardia azzurra, che dovrà essere perfetta nel non perdere l’ex Chelsea in velocità. Attenzione anche ai calci piazzati di Steven Gerrard: il capitano dei Reds può far male sia tirando in porta direttamente che crossando la palla in mezzo per le torri difensive di cui gli inglesi godono, Gary Cahill su tutti.

Dalla nostra parte, tuttavia, ci deve essere fiducia. Fiducia in un gruppo ben coeso e pronto per la competizione: ogni giocatore conosce il proprio compito e la rosa è ben gestita da un ct che – in passato – non ha quasi mai fallito i grandi appuntamenti. All’esordio sarà 4-3-2-1, con la possibilità di passare al 4-1-4-1 in fase difensiva con Daniele De Rossi abbassato quasi all’altezza dei centrali e gli incursori Antonio Candreva e Claudio Marchisio a fare legna a centrocampo. Il loro lavoro sarà fondamentale: doppia fase, agonismo, intensità e inserimenti per sfruttare le sponde di Mario Balotelli. Gli inglesi lo conosco, probabilmente sapranno come provocarlo: il numero 9 azzurro dovrà essere abile a non cadere nella trappola di Hodgson e dovrà giocare per la squadra, senza intestardirsi nel cercare il gol come visto nello spezzone giocato contro il Fluminense. E in caso di pareggio, Prandelli ha tante carte da giocarsi dalla panchina: su tutti Ciro Immobile e Antonio Cassano, pronti ad assaltare il fortino anglosassone.

 

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Foto da: Wikipedia

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