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Superato l’esame di inglese, modulo da perfezionare

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L’esame era severo ed è stato superato. Non era una delle favorite della vigilia, eppure l’Inghilterra, per blasone, carisma ed una serie di giovani davvero interessanti, su tutti Sterling e Sturridge, costituiva un banco di prova attendibile per valutare la reale consistenza dell’Italia.

Partiamo dal modulo. Il 4-3-2-1, in sostanza un 4-5-1, non ha convinto appieno. Troppa densità in mezzo al campo, con Pirlo e Verratti quasi a calpestarsi i piedi, mentre Balotelli è apparso a tratti spaesato senza una spalla al suo fianco. Va detto che molti azzurri sono stati impiegati in ruoli diversi dalle proprie competenze. A cominciare da Chiellini, in palese difficoltà sulla fascia sinistra, dove non ha potuto in alcun modo contribuire alla manovra offensiva, oltretutto patendo la velocità di Sterling e Welbeck. Lo stesso Marchisio, comunque molto positivo per il gol realizzato e la sostanza garantita, non ha il cambio di passo per appoggiare Balotelli.

Nel complesso uno schieramento tattico da rivedere, magari inserendo un attaccante esterno (Insigne o Cerci) che, assieme ad uno straripante Candreva, possa realmente attaccare gli spazi sulle corsie laterali.

Proprio Candreva rappresenta insieme a Darmian la nota più lieta della serata. Il centrocampista della Lazio è stato il più attivo, con continui movimenti che non hanno dato punti di riferimento ai britannici. Pregevole il dribbling da cui è nato l’assist vellutato per il gol di Balotelli. Con Darmian, poi, Prandelli ha finalmente trovato il terzino destro che cercava da un intero quadriennio: spinta continua, concentrazione e personalità fanno del difensore del Torino una delle possibili rivelazioni del Mondiale. Con il ritorno di De Sciglio a sinistra, Chiellini potrà tornare al centro: a quel punto la selezione tricolore potrebbe trovare l’equilibrio ideale in un reparto arretrato che, ancora una volta, ha palesato dei limiti.

L’oriundo Paletta non ha ripagato la fiducia del ct, con diversi interventi fuori tempo e posizionamenti errati (come quello sul pareggio di Sturridge) che hanno fatto tremare. Le alternative, come noto, non abbondano in questo ruolo ed allora dobbiamo affidarci al solito, insuperabile Barzagli, decisivo nella prima vittoria del Mondiale assieme a De Rossi, imprescindibile per garantire ordine tattico alla squadra, nonché valore aggiunto per la retroguardia.

Non poteva iniziare meglio l’avventura iridata di Balotelli: concentrato, determinato e cinico. Il gol sembra averlo sbloccato, anche se l’impressione è che possa fare ancora meglio con una seconda punta al suo fianco. Con questo atteggiamento, tuttavia, ‘Super Mario’ potrà davvero rivelarsi un’arma letale per gli avversari.

Superato l’esame d’inglese, è tempo di pensare alla sorpresa Costa Rica, vincitrice a sorpresa su un Uruguay vecchio e logoro, troppo povero con l’assenza della stella Suarez. Vincere con i costaricani potrebbe garantirci il passaggio agli ottavi con un turno d’anticipo, fattore da non trascurare in un Mondiale dove il clima e la fatica giocheranno un ruolo decisivo. Guardiamo ai prossimi impegni con fiducia, ma consapevoli che, con alcuni accorgimenti, potremo davvero fare strada in questo Mondiale.

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Foto: Wikipedia

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