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Ciclismo
Tour de France: Vincenzo Nibali può vincere la maglia gialla?
Era il 1998. Marco Pantani, dopo aver vinto il Giro d’Italia, conquista anche il Tour de France, diventando il primo italiano a riuscirci dai tempi di Felice Gimondi, capace di terminare al primo posto la corsa a tappe più prestigiosa al mondo nel 1965. Quest’anno un italiano si presenterà al via della Grande Boucle per migliorare il podio già ottenuto nel 2012: tra poco più di due settimane Vincenzo Nibali proverà a riportare nel Bel Paese la maglia gialla.
La prima parte di stagione del messinese, inutile nascondersi, non è stata per nulla esaltante. Zero successi e tanti dubbi sorti gara dopo gara tra appassionati e tifosi. Un Nibali quasi irriconoscibili rispetto al corridore che lo scorso anno aveva vinto il Giro d’Italia, chiudendo al secondo posto la Vuelta e al quarto il Campionato del mondo, mantenendo sempre uno standard di rendimento altissimo. Per questo 2014 ha deciso di concentrarsi sulla corsa francese, rinunciando anche alla difesa del titolo al Giro, ma ancora non sembra aver raggiunto uno stato di forma accettabile anche solo per provare a giocarsi il successo.
Anche al Giro del Delfinato, durante il quale Chris Froome e Alberto Contador, i due favoritissimi per il Tour, hanno fatto vedere grandi cose in salita e a cronometro, lo Squalo dello Stretto ha mostrato ancora una volta dei limiti per quanto riguarda la condizione fisica. Mai ha risposto agli attacchi degli avversari, palesando uno stato di forma nettamente inferiore a quello degli avversari. Come può, nel Giro di poche settimane, invertire questo trend che sembra inesorabile?
A suo favore c’è il precedente di Fabio Aru: proprio come Vincenzo anche il sardo ha incentrato la sua preparazione su un solo obiettivo, il Giro d’Italia. Anche lui, durante il Giro del Trentino, non era sembrato al livello degli altri big. Ma una volta entrati nel vivo del Giro il talento dell’Astana, stessa squadra in cui milita Nibali, ha messo in croce le gambe degli avversari, riuscendo a fare un salto di qualità incredibile rispetto alle prestazioni messe in luce poche settimane prima.
Per Nibali e la sua squadra, dunque, nulla è perduto. Se la preparazione effettuata negli scorsi mesi dovesse dare i frutti sperati potrebbe colmare il gap che lo divideva settimana scorsa da Froome e Contador per poter quantomeno sperare di poter impensierire gli avversari. Il percorso, tra le altre cose, offre le opportunità per sovvertire le gerarchie e i favori del pronostico. Di certo Vincenzo Nibali, tra i più combattivi in gruppo, non si presenterà a Leeds il 5 luglio partendo come sconfitto, ma proverà in tutti a coronare il sogno di vincere la maglia gialla 10 anni dopo la scomparsa di Marco Pantani, ultimo italiano ad imporsi al Tour de France.
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gianluca.santo@olimpiazzurra.com
Foto: Pagina Facebook Giro d’Italia