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Calcio

Mondiali Brasile 2014: il pagellone della decima giornata

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Ogni giorno, potrete ritrovare su Olimpiazzurra le pagelle dei giocatori che hanno lasciato il segno in giornata. Ecco le nostre valutazioni sulle tre partite di Sabato 21 Giugno.

Argentina-Iran 1-0 (cronaca)

Lionel Messi: 7
Non un incontro brillante da parte del numero dieci argentino, ma alla fine è lui a regalare i tre punti all’Albiceleste. Un colpo da campione per rimediare alla prestazione opaca di una nazionale che non raggiunge le semifinali mondiali dal 1990.

Sergio Romero: 7.5
Il migliore in campo per l’Argentina è il portiere, il che dice molto sull’andamento dell’incontro. Con i suoi interventi evita più volte un possibile vantaggio iraniano, che avrebbe avuto del clamoroso.

Marcos Rojo: 4.5
Un giocatore che appare inadatto ad una squadra che punta ad un grande risultato. Poco preciso in difesa, spinge molto ma vengono a galla tutti i suoi limiti tecnici anche quando si tratta di eseguire il più elementare dei passaggi.

Ángel Di Maria: 6.5
Prima della rete di Messi, l’unico giocatore a mostrare qualcosa di interessante per i sudamericani è stato lui. Le sue azioni, però, non hanno mai trovato sbocchi interessanti da parte dei compagni di squadra.

Reza Ghoochannejad: 7
Un punto di riferimento importante per l’attacco iraniano, mette sempre in difficoltà i difensori avversari ed impegna più volte Romero. Pericoloso sia di testa che di piede, gli è mancato solamente il goal per corredare un’ottima partita.

Mehrdad Pooladi: 7
Bella partita per questo difensore, sempre puntuale nell’anticipare gli attaccanti avversari. Spesso si avventura anche in posizioni più avanzati, e si toglie la soddisfazione di dribblare diversi giocatori argentini.

Germania-Ghana 2-2 (cronaca)

Miroslav Klose: 7.5
Entra in campo e riassume in un tocco tutta la sua carriera: un rapace d’area, grande opportunista che alla prima occasione coglie l’attimo per segnare la sua rete numero settanta in nazionale, la quindicesima ai Mondiali, eguagliando il record di Ronaldo.

Thomas Müller: 6.5
Tutt’altro giocatore rispetto a quello visto contro il Portogallo, la buona volontà non gli manca, ma questa volta non gli riesce tutto alla perfezione come nell’ultimo match. Contro la solida difesa ghanese, un attaccante centrale come lui è troppo “leggero”.

Manuel Neuer: 7
Il portiere tedesco salva i suoi in diverse occasioni, e sui due goal non avrebbe potuto fare nulla. Le qualità di Neuer non si discutono, ma dovrebbe essere meglio assistito dalla linea difensiva.

Asamoah Gyan: 7
Anche per lui c’è un record: l’ex giocatore dell’Udinese ha infatti raggiunto il camerunese Roger Milla in cima alla classifica dei migliori marcatori africani ai Mondiali, con cinque reti. Un punto di riferimento per tutta la formazione delle Black Stars.

Kevin-Prince Boateng: 5
Carica la squadra con le parole, ma nei fatti non riesce mai ad incidere come vorrebbe. Non sappiamo se l’aspetto emozionale della sfida con il fratello, anche lui mediocre, abbia influito, ma non saremmo sorpresi di vederlo in panchina contro il Portogallo.

André Ayew: 6.5
Ha il merito di segnare con uno splendido colpo di testa la prima rete ghanese. In altre occasioni, però, è apparso troppo impreciso sia nel dettare il passaggio ai compagni che nel concludere.

Nigeria-Bosnia Erzegovina 1-0

Emmanuel Emenike: 7.5
Imprendibile per i difensori avversari, li ubriaca con i dribbling e li brucia in velocità sia sulla fascia che al centro dell’attacco. Un assist decisivo al suo attivo, gli è mancata solamente la realizzazione personale.

Peter Odemwingie: 7
Lasciato fuori nella prima partita, Odemwingie si è riscattato segnando la rete decisiva dell’incontro. Un’arma in più per le azioni offensive delle Superaquile.

Vincent Enyeama: 7.5
Conferma quanto di buono fatto vedere in tutta la stagione con la maglia del Lille. Un paio di parate decisive, di cui una proprio nel finale, per colui che è il secondo portiere a mantenere la porta imbattuta dopo due partite assieme al messicano Ochoa.

Edin Džeko: 5
L’arbitro gli toglie un goal regolare, ma per il resto della partita è troppo passivo e manca le poche occasioni che riesce a procurarsi. Da un centravanti di razza come lui ci si aspetta qualcosa di più.

Safet Sušić: 4
Mette in campo una squadra senza una vera logica tattica, la disorganizzazione regna sovrana tra le fila bosniache. Le qualità tecniche dei singoli non riescono a salvare il tecnico da una sconfitta che ha in lui il primo responsabile.

Peter O’Leary: 4.5
La Bosnia gioca male, ma l’arbitro neozelandese le dà il colpo di grazia annullando, con la collaborazione del guardalinee, una rete regolare. Tanta confusione anche ne falli a centrocampo e nel rispetto della regola del vantaggio.

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Immagine: Fotopedia

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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