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Volley, Tai Aguero fuori. Cara Italia, nelle mani di chi siamo? Ferretti o…

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L’Italia è senza una palleggiatrice. O meglio: la dichiarata titolare, dopo due mesi di prova, ha abdicato. La Nazionale di Marco Bonitta ricomincia da qui, a quaranta giorni dall’inizio del Gran Prix e soprattutto a poco più di due mesi dal Mondiale casalingo.

Tai Aguero ha lasciato il raduno di Darfo Boario Terme (clicca qui per saperne di più) non riuscendo più (ufficialmente) a conciliare gli impegni agonistici con il ruolo di mamma. La gravidanza, culminata con la nascita di Pietro lo scorso 25 settembre, non ha inciso sul fisico della Campionessa ritornata in grande forma ma il suo piccolo a casa esige probabilmente (e giustamente) una presenza più assidua e costante del genitore.

 

Che coach Bonitta, nostro guru capace di portarci al trionfo iridato nel 2002 e a cui sono state riaffidate le chiavi del team azzurro, non abbia valutato attentamente quello che comporta una maternità? Tai coraggiosamente ci ha provato: si era parlato di allenamenti ottimi (ma questo lo può sapere solo lo staff) e anche l’esibizione in amichevole con la Repubblica Ceca aveva sostanzialmente convinto.

Lo sbaglio non è stato nel riconvocare una donna di 37 anni: l’età e l’efficienza fisica non sono i problemi di Tai (anzi…). Probabilmente era stato anche corretto provare la strada della cabina di regia: la Aguero non giocava in quel ruolo da praticamente 15 anni, è un’opposta a tutti gli effetti, ma la sua immensa classe poteva essere riadattata al meglio da palleggiatrice e soprattutto la sua esperienza sarebbe stata fondamentale in questo gruppo.

 

I problemi arrivano ora. Ci vogliamo mettere nei panni delle altre palleggiatrici azzurre. La convocazione della Aguero, in rientro dalla gravidanza, fuori ruolo e “anziana”, può essere stata vista sicuramente come una mancanza di fiducia nei loro confronti. Lo stato d’animo e la psicologia, specialmente in uno spogliatoio femminile, incidono davvero in maniera importante.

Bonitta è uomo deciso, orgoglioso e sicuramente non andrà a ripescare Eleonora Lo Bianco. Era già chiaro dalla firma del suo contratto in azzurro e le convocazioni per i collegiali lo hanno riprovato.

 

Ora l’Italia si affida alle preziose mani di Francesca Ferretti. 30 anni, talento innato, spesso troppo sottovalutata a livello di Nazionale e che non veste l’azzurro addirittura dalle amare Olimpiadi di Pechino 2008 (era presente nella squadra che vinse l’Europeo e la Coppa del Mondo nel 2007, con le ultime tre partite contro Cuba, USA e Brasile giocata da vero fenomeno). Tecnicamente ineccepibile, ha vinto cinque scudetti nelle ultime sette stagioni, gli ultimi due consecutivi alla guida di Piacenza.

Molto apprezzata a livello internazionale, è infatti stata acquistata dal Rabita Baku e dopo il Mondiale giocherà in Azerbaijan. Grintosa, motivata, spesso capace di variare il gioco. Qui servirà poi l’apporto fondamentale del nostro reparto offensivo, indubbiamente il più forte della Nazionale: le sorelle Bosetti, Diouf e Piccinini saranno decisivi per prendere nel migliore dei modi le imbeccate della Ferretti.

La seconda maglia in palleggio andrà meritatamente a Noemi Signorile che, nonostante la giovane età, è assolutamente parte integrante di questo gruppo e che già abbiamo ammirato nell’ultime stagione in casacca azzurra.

Ora starà a Bonitta cementare nuovamente il gruppo, motivarlo, spronarlo, ricreare la sua grande battaglia. Dall’abbandono di Aguero dovrà ritrovare nuovi spunti, nuova aggressività e trasmetterla alle sue ragazze. Ma in questo, si sa, è maestro numero uno.

 

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(foto Federvolley)

2 Commenti

1 Commento

  1. Al

    5 Luglio 2014 at 15:37

    In realtà se dobbiamo parlare di errore, credo sia della Aguero. L’allenatore chiama i migliori, ogni atleta conosce la sua situazione e quanto può dare.

    Il bambino da quanto leggo nell’articolo ha nove mesi, a quell’età le esigenze di contatto con la madre, in normali condizioni di salute, sono compatibili con l’attività lavorativa.

    Sono sicuro che il ritorno della Aguero era già previsto come ‘chioccia’ delle altre ed eventuale successore di Bonitta, quindi la sua nuova uscita dal gruppo non creerà scompensi. Però, a solo due mesi dal mondiale in casa, c’è poca serietà, come al solito.

  2. ste86

    5 Luglio 2014 at 14:35

    Non credo che Bonitta avesse l’intenzione di far giocare l’Aguero da palleggiatrice titolare (ruolo che spetterà alla Ferretti). Più che altro era un jolly per i finali di set nelle rotazioni in cui la palleggaitrice è in seconda linea: Tai avrebbe potuto dare una grande mano al servizio e in difesa.

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