Ciclismo
Giro di Vallonia: Nizzolo sfida Gilbert
Se l’attenzione di tutti gli appassionati di ciclismo, e degli italiani in modo particolare, è letteralmente rapita dal Tour de France e dalle imprese di Vincenzo Nibali, il mondo delle due ruote offre, a partire da domani, un’altra corsa a tappe abbastanza importante in una terra che da sempre fa rima con ciclismo: da Frasnez-les-Anvaing scatta infatti il Giro di Vallonia.
La corsa, tendenzialmente per velocisti, si snoderà su cinque tappe senza l’ombra di una cronometro e senza nemmeno lo spettro di una salita impegnativa, ma al massimo di qualche côte resa celebre dalle prestigiose classiche di primavera. Con nomi alterni, occupa la fase centrale dell’estate da ormai 40 anni, dopo essere stata pensata per riempire il buco tra Tour de France e Mondiali prima delle svariate riforme dei calendari: nel passato più lontano i nomi più prestigiosi ad aver vinto il Tour de Wallonie sono Abraham Olano e Maurizio Fondriest, nell’ultimo quindicennio si segnalano invece i successi del figlio d’arte Axel Merckx, di Paolo Bettini e di Greg Van Avermaet, vincitore nel 2011 e nel 2013 (in mezzo a lui, l’acuto di Giacomo Nizzolo nel 2012, settimo italiano della storia a trionfare da queste parti: oltre ai già citati Fondriest e Bettini, le strade di Vallonia sorrisero a Mauro Bettin nel 1993, a Paolo Valoti nel 1995, a Luca Celli nel 2005 e a Fabrizio Guidi nel 2006).
Il bivincitore Van Avermaet è tuttavia impegnato nella parte finale del Tour de France, dunque il dorsale numero uno, assegnato ovviamente alla BMC, sarà sulle spalle del britannico Stephen Cummings, già vincitore quest’anno del Giro del Mediterraneo; in casa rossonera dovrà però fare i conti con due campioni quali Philippe Gilbert e Thor Hushovd. Ruote veloci come Theo Bos (Belkin), lo stesso Giacomo Nizzolo (Trek) e Yauheni Hutarovich (Ag2r) costituiranno i principali rivali del terzetto BMC, ma anche nomi come Julian Alaphilippe (Omega Pharma-Quick Step), Natnael Berhane (Europcar) e Matti Breschel (Tinkoff-Saxo) proveranno a scombinare i piani dei velocisti puri.
Al netto di Nizzolo, l’esigua spedizione italiana conta anche sul suo compagno di squadra Eugenio Alafaci, brillante neoprofessionista varesino, sul cronoman Manuele Boaro (Tinkoff-Saxo) e su un Rinaldo Nocentini (Ag2r) che cercherà le sensazioni migliori in vista del finale di stagione, da sempre uno dei suoi periodi preferiti.
Foto: Trek Factory Racing
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com