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Pazzesco Schwazer! E’ campione d’Europa 2010 per la squalifica di un…dopato!

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Alex Schwazer è campione d’Europa di marcia per la prima (e molto probabilmente ultima) volta in carriera. Sì, sta scontando una pesantissima squalifica di 3 anni e mezzo per doping, ma è tutto vero.

Nel 2010, nella rassegna continentale di Barcellona, nella 20 km ad imporsi fu l’allora 19enne russo Stanislav Emelyanov, proprio davanti all’azzurro. Successivamente nel presunto enfant prodige dell’Est Europa sono state riscontrate gravi anomalie nel passaporto biologico che avevano portato ad una squalifica di 2 anni. Da ieri è scattato l’effetto retroattivo che ha cancellato tutti i risultati e le medaglie ottenute. Schwazer, che allora rimase profondamente amareggiato per l’argento (puntava alla doppietta 20-50), si ritrova dunque 4 anni dopo con un titolo continentale che mancava nella propria bacheca. 

Dopo la squalifica di un dopato, dunque, la corona europea passa ad un altro atleta fermo a causa del doping. Intendiamoci, Schwazer, fino a prova contraria, era assolutamente pulito nel 2010, tuttavia una notizia di questo genere pare quanto meno singolare e non offre uno scenario particolarmente credibile per la marcia, proprio alla vigilia degli Europei di Zurigo.

Per la cronaca, nel nuovo podio il neo-campione del Vecchio Continente ha preceduto il portoghese Joao Vieira e l’irlandese Robert Heffernan.

Ricordiamo che la squalifica di Alex Schwazer terminerà il 30 gennaio 2016, dunque teoricamente in tempo per partecipare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016.

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federico.militello@olimpiazzurra.com

4 Commenti

1 Commento

  1. alebi

    8 Agosto 2014 at 11:00

    La cosa che mi dà più fastidio è che quando la stampa torna su questa vicenda non sottolinea mai questo aspetto, perchè sparare sull’atleta fa più notizia ed è più sbrigativo nel redigere un articolo. Ci si è come dimenticati di tutta la pressione mediatica pre-Olimpiadi, del fatto che fosse (contro la sua volontà) il salvatore della faccia per i dirigenti italiani e dei risultati che però non arrivavano grazie ai russi… Poi in tutta onestà credo che purtroppo Alex non tornerà mai più a marciare perchè da quel poco che ho potuto leggere sembra avere una sorta di rigetto per questo mondo (e come dargli torto) e soprattutto perchè lui la dignità sa che cosa sia… a differenza dei sopracitati e del mio congiuntivo nel messaggio precedente 🙂 Per me resterà sempre uno dei migliori talenti italiani di tutti i tempi, gran lavoratore e fortunatamente uno dei pochi che è riuscito ad esprimersi pienamente.

  2. zosimo

    8 Agosto 2014 at 00:58

    Concordo con Alebi.

    In mancanza di altre indicazioni l’oro a Schwarzer va considerato giusto e anzi beffardo per l’atleta che dato il ritardo dell’azione e la disperazione per gli sforzi frustrati ha ceduto al doping.

  3. alebi

    7 Agosto 2014 at 10:58

    Credo che le parole di Alex al tempo della squalifica sono passate troppo inosservate. Il senso del suo discorso era più o meno che si era dopato “per disperazione” perchè i russi (tutti dopati) erano impossibili da fronteggiare. E infatti puntualmente scattano le squalifiche ritardate per questi marciatori. Non capisco la federazione internazionale se ci è o ci fa, cosa aspetta a sospendere la federazione russa? (almeno nella marcia, anche se i sospetti sono su tutto il settore di mezzofondo). Chiaro che stiamo parlando di una delle federazioni più potenti, ma la figura la sta facendo la IAAF (o la EAA), tanto i russi tolto un marciatore ne hanno altri 10. Poi solo da noi si va a martoriare la figura dell’atleta (mentre sono medici e farmacisti che sarebbero da sospendere dall’ordine) mentre il resto del mondo idolatra i vari Gatlin, Chambers, Gay (che ha ammesso di aver preso schifezze e si è beccato UN SOLO ANNO e l’hanno riaccolto in Diamond col tappeto rosso e ha pure fatto segnare tempi clamorosi….. della serie la dignità non sa nemmeno dove sta di casa)

  4. Luca46

    30 Luglio 2014 at 23:20

    Non offre uno scenario particolarmente credibile per la amrcia? Mah secondo me è lo scenario che offre lo sport in generale.

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