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Rugby Championship, che spettacolo a Salta! Il Sudafrica spegne ancora i sogni Pumas

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L’ha sfiorata di nuovo, ma l’appuntamento è stato ancora rimandato, per l’ennesima volta. L’Argentina assapora soltanto il retrogusto della vittoria nella seconda giornata di Rugby Championship, ma in uno dei match più belli ed intensi dell’anno il Sudafrica spezza ancora i sogni di gloria dei Pumas nei minuti finali, espugnando Salta 31-33 al fotofinish dopo un emozionante lotta sul filo di lana.

L’approccio degli Springboks non è dei migliori e i Pumas riversano in campo tutta la grinta per cui sono conosciuti. Sanchez e Hernandez portano in vantaggio due volte l’Argentina, ma i Boks restano incollati con Pollard nonostante il dominio dei sudamericani. Al 22′ è 6-6, ma dura poco: una bella azione corale dei Pumas trova sfogo all’ala con Manuel Montero, che schiaccia il 13-6. E’ sempre Pollard, però, ad accorciare dalla piazzola, prima che un’azione creata quasi per caso geli Salta e gli argentini e porti in meta Bryan Habana al 31′, per il 13-16 con cui si chiude il primo tempo. Non prima, però, di un’altra occasione sciupata dai padroni di casa, bravi a costruire ma molto meno a concretizzare.

Il clima si infiamma nuovamente ad inizio ripresa e i Pumas continuano a macinare gioco, sfruttando una difesa sudafricana svagata e spesso fuori posizione. Ne approfitta, al 45′, Tomas Cubelli, che trova il varco giusto e marca la seconda meta argentina, dopo il controllo del TMO. Sulle ali dell’entusiasmo, i sudamericani premono a fondo sull’acceleratore e affondano ancora il colpo; la difesa sudafricana legge male un allargamento del gioco e Joaquin Tuculet fa volare i suoi Pumas sul 25-16 al 50′. A far toccare il massimo vantaggio ci pensa Sanchez, che si riscatta parzialmente dei due errori del primo tempo e dalla piazzola firma il 28-16. Allo scoccare dell’ora di gioco, però, la grande squadra riemerge dalle sabbie mobili e torna ad alzare la voce con Cornal Hendricks, in meta per il 28-23 con la trasformazione del neo-entrato Morné Steyn. La partita è più viva che mai, i Pumas sembrano tirare i remi in barca e la supremazia degli avanti viene frantumata al 68′ da una rolling maul, da cui esce Marcell Coetzee a firmare il 28-28. Steyn, tutt’altro giocatore in maglia Springbok rispetto a quello non-ammirato in maglia Stade Français, converte ed è sorpasso (28-30). L’Argentina sembrerebbe ormai piegata, ma Marcelo Bosch coglie la palla al balzo e centra i pali dalla lunghissima distanza per il 31-30 al 73′. Per i Pumas, però, mantenere la disciplina fino alla fine è pressoché impossibile e al 76′ Morné Steyn punisce gli argentini dalla piazzola e li costringe ancora all’Inferno.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com 

Foto: Official Twitter Periódico C&S

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