Atletica
Atletica, Diamond League – Record Europeo di Farah! Rudisha, no World; l’alto rimanda
Domenica di Diamond League a Birmingham, dove si è disputata la dodicesima tappa del circuito itinerante dell’atletica leggera. Il Sainsbury’s all’Alexander Stadium ha chiuso la stagione regolare: ora appuntamento con le due finali di Zurigo (giovedì 28 agosto) e Bruxelles (giovedì 5 agosto).
Record Europeo di Mo Farah! Il Campionissimo non si lascia sfuggire l’occasione sul Doppio Miglio e si divora i 3218,69 metri in 8:07.85, demolendo di quasi sette secondi il precedente primato di Steve Ovett (8:13.51) che reggeva da 36 anni! Questa è anche la miglior prestazione mondiale stagionale (ma la disciplina è stata poco frequentata).
L’uomo della Doppia Triplice Corona sfrutta al meglio il lavoro delle lepri Kombich e Rono, dando così ulteriore prestigio alla su stagione.
Secondo il neozelandese Zane Robertson (8:22.82), terzo il kenyota Emmanuel Kipkemei Bett (8:25.55).
David Rudisha aveva dichiarato di voler attaccare il Record del Mondo dei 600m (anzi “miglior prestazione mondiale”, come se la dicitura cambiasse il concetto). I passaggi del kenyota non sono stati in linea con le aspettative della vigilia: 23.25 ai 200m, 47.65 ai 400m (otto decimi sopra la tabella prefissata) e nel finale non riesce a sfondare il 1:12.81 di Johnny Gray (datato 1986). Il Campione Olimpico degli 800m si ferma a 1:13.71, quarta prestazione mondiale all-time, precedendo il polacco Adam Kszczot (1:14.69) e il sudafricano Andre Olivier (1:15.03).
Come da previsione Mutaz Essa Barshim e Bohdan Bondarenko si sono giocati la vittoria oltre quota 2.40, ma non si è attaccato il Record del Mondo. Il qatariota e l’ucraino commettono tre errori a 2.41, dopo aver entrambi superato 2.38 al terzo tentativo. Il Campione del Mondo paga l’ingenuo errore a quota 2.28 e consegna il successo a Barshim: i due si giocano il diamantone in finale. Terzo posto per il canadese Derek Drouin (2.32), ottavo e ultimo Marco Fassinotti (2.20 al terzo tentativo, tre errori a 2.24).
Non è arrivato il balzo tanto atteso da parte di Caterine Ibarguen. La colombiana, dopo il mirabolante 15.31 stampato un mese fa, si ferma a 14.52 conquistando però matematicamente il diamantone del salto triplo. La prima stagionale sorride subito alla Campionessa Olga Rypakova (ora kazaka) chiude al secondo posto (14.37). Terza l’altra colombiana Yosiris Urrutia (14.14) che ha la meglio sulla giamaicana Kimberly Williams (14.04). Un nullo, prima del ritiro, per l’eterna Yamilé Aldama, ancora qui a giocarsela a 42 anni.
Miglior prestazione mondiale stagionale per il poco frequentato Doppio Miglio femminile. La stampa Mercy Cherono (9:11.49) grazie a una spettacolare progressione negli ultimi 150 metri. Sverniciate Viola Jelagat Kibiwot (9:12.59) e Genzebe Dibaba, appesantita nell’ultimo mezzo giro e irriconoscibile rispetto alla grande stagione al coperto (9:14.28). Podio tutto kenyota con Irene Jelagat (9:12.90).
Di grande rilievo per il pubblico di casa il record del meeting di Asbel Kiprop sul Miglio. Il kenuota vince in 3:51.89, migliorando lo storico 3:52.10 di Peter Elliott nel 1991. Secondo il gibutiano Ayanleh Souleiman (3:52.07), terzo il kenyota Vincent Kibert (3:52.15).
Record del meeting per il kenyota Jairus Kipchoge Birech sui 3000m siepi (8:07.80, abbattuto il vecchio 8:19.72 dl connazionale Chumba nel 2010) che si porta a casa anche il diamantone. Podio tutto scudato con Brimin Kiprop Kipruto (8:16.61) e Barnabas Kipyego (8:17.03).
Tempi molti alti sui 100m maschili causa vento contrario di 1,9 m/s. Vince il giamaicano Kemar Bailey-Cole (10.08), davanti al connazionale Nesta Carter (10.13) e allo statunitense Michael Rodgers (10.15).
Lo sprint femminile vede il successo della giamaicana Kerron Stewart (11.22) che ha la meglio sulla francese Myriam Soumaré (11.25) e sulla britannica Asha Philip (11.26). Delude Carmelita Jeter (11.28), non giunge al traguardo la primatista mondiale stagionale Tori Bowie.
I 200m maschili non hanno offerto grandissime cose: primo il giamaicano Nickel Ashmeade (20.33) che fa un passo avanti verso il diamantone nei confronti del panamense Alonso Edward (20.35), terzo il giamaicano Rasheed Dwyer (20.58).
In solitaria Kirani James non riesce a stampare tempi fenomenali. Il grenadino porta a casa i 400m in assoluta scioltezza (44.59), precedendo il botswano Isaac Makwala (45.02) e il britannico Martyn Rooney (45.25).
Kaliese Spencer si conferma dominatrice della stagione sui 400m ostacoli e stravince in 53.80. Arrivo sgranatissimo: seconda la britannica Eilidh Child (54.89), terza la ceca Denisa Rosolova (55.65).
Grande sfida tra stelle sui 100m ostacoli, dove primeggiano le statunitensi Dawn Harper-Nelson (12.66) e Queen Harrison (12.70) davanti alla grande icona australiana Sally Pearson (12.85). Giù dal podio Tiffany Porter (12.93), Brianna Rollins (12.95), Nia Ali (12.99).
800 metri (femminile) – Prima la britannica Lynsey Sharp (1:59.14), seconda la kenyota Eunice Sum (1:59.42), terza la statunitense Brenda Martinez (1:59.56).
Robert Harting vince il lancio del disco con un interessante 67.57 sparato all’ultimo tentativo. L’Hulk tedesco ha la meglio sul polacco Piotr Malachowski (64.98), che si può consolare con la (quasi) conquista del diamantone. Terzo l’altro polacco Robert Urbanek (64.27).
Sorpresone dal giavellotto femminile! La superfavorita Barbora Spotakova viene beffata dalla canadese Elizabeth Gleadle che trionfa con 64.49 (primo grande successo della carriera). L’icona ceca si deve accontentare del secondo posto (62.89), terza la tedesca Linda Stahl (62.75).
Salto con l’asta femminile davvero modestissimo. A sorpresa doppietta greca: vince Katerina Stefanidi (4.57 al secondo tentativo), secondo posto per Nikoleta Kyriakopoulou (4.47), terzo posto per la primatista mondiale al coperto Jennifer Suhr (4.47). Tre nulli a 4.47 per Fabiana Murer.
Solita gara modesta anche nel salto in lungo maschile. Primo posto per il triplista Chris Taylor (8.09), secondo il sudafricano Zarck Visser (8.08), terzo il cinese Jinzhe Li (8.06), solo quarto il Campione Olimpico e d’Europa Greg Rutherford (8.04).
Tempi altissimi sui 400m femminili. Vince la britannica Christine Ohuruogu (51.40) davanti alle statunitensi Joanna Atkins (51.53) e Jessica Beard (51.63).