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Judo, Mondiali 2014 – Riner scrive nuovi record, chi potrà batterlo?

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Dopo il sesto titolo mondiale di Teddy Riner, conquistato l’anno scorso a Rio de Janeiro, alcuni continuavano a dire che il gigante di Guadalupa non potesse essere considerato il judoka più forte di tutti i tempi. Quest’oggi, il venticinquenne ha assestato un altro duro colpo al sempre più sparuto gruppo di detrattori, vincendo una settima medaglia d’oro individuale e stabilendo nuovi record nella storia dei Mondiali di judo.

Se da tempo Riner aveva superato il record di quattro titoli mondiali vinti da un uomo, in precedenza detenuto a pari merito dal suo connazionale David Douillet e dai giapponesi Naoya Ogawa, Shozo Fujii e Yashuhiro Yamashita, con il settimo trionfo il francese ha raggiunto un record assoluto che era detenuto di ori individuali. Ora Riner si trova al comando di questa classifica al pari della giapponese Ryoko Tamura e della cinese Tong Wen, ma supera addirittura questo record se consideriamo anche l’oro a squadre vinto a Parigi nel 2011, che fa di lui l’unico judoka ad avere otto medaglie d’oro mondiali in bacheca.

Sotto il profilo del numero di medaglie, Riner raggiunge quota nove, considerando anche l’argento della categoria Open vinto nel 2010, e stacca ancora Ryoko Tamura e Tong Wend, portandosi in solitaria in seconda posizione alle spalle della belga Ingrid Berghmans, che vanta uno straordinario score di undici podi iridati. Riner, ad ogni modo, avrà la possibilità di conquistare una decima medaglia domani, nella prova a squadre.

Al di là di queste considerazioni statistiche, ciò che ha colpito è stata la facilità con la quale il francese ha sconfitto i suoi avversari. Anche il brasiliano Rafael Silva, argento lo scorso anno, ha dovuto cedere in soli cinquanta secondi in occasione della semifinale. L’unico a restare sul tatami per cinque minuti contro di lui, è stato l’altro finalista, il giapponese Ryu Shichinohe, che ha applicato una tattica molto passiva per poi cercare di sorprendere Riner nel finale. Il pluricampione del mondo si è poi detto stizzito di questa attitudine da parte del nipponico, che gli ha impedito di vincere per ippon, rendendo così noiosa la finale iridata.

Ad ogni modo, quest’oggi abbiamo avuto l’ennesima conferma dell’impossibilità, per gli altri judoka, di battere Riner. Certo, il francese non potrà rimanere imbattuto in eterno (a meno che non decida di ritirarsi prima di perdere), ma nessuno dei judoka attualmente in attività sembra essere in grado di infrangere la sua invincibilità: serve un giovane sfrontato e senza timori riverenziali, insomma qualcuno che si presenti come fece lo stesso Riner quando vinse il suo primo Mondiale a diciotto anni. Ma chissà se un nuovo Riner nascerà mai.

 

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Immagine: IJF

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