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Ciclismo
Vuelta a España 2014: gioia Anacona! Contador vola, Froome no
Secondo arrivo in salita della Vuelta a España 2014, ad Aramón Valdelinares per la nona tappa, che ha tanto da raccontare. Dal successo di Winner Anacona Gomez, finalmente sui livelli cui era atteso da qualche stagione, alla rinascita definitiva di Alberto Contador passando per una piccola crisi di Chris Froome.
La prima fase di corsa, molto movimentata, ha portato alla formazione di un’interessante fuga di 31 uomini: Verona, Nocentini, Boonen, Hansen, Zingle, Bewley, Felline, Van Summeren, Jungels, Hesjedal, Nerz, Martinez, Martens, Bilbao, Arredondo, Thomson, Javier Moreno, Wyss, Teklehaimanot, Cunego, Berhane, Lang, Coppel, Lutsenko, Vorganov, Cataldo, Arndt, Cousin, Mas Bonet, Bouet e Anacona. Il gruppetto, così composto, è arrivato con circa 6′ di vantaggio ai piedi delle ultime due ascese di giornata, di fatto in successione. Il gruppo, senza lasciare troppo spazio, non ha però tenuto sotto controllo i fuggitivi, con Winner Anacona (Lampre-Merida) per quasi tutta la giornata in maglia rossa virtuale.
Il colombiano, sulle prime rampe della penultima ascesa, ha provato ad accelerare, seguito da Bob Jungels (Trek Factory) e Javier Moreno (Movistar). In breve hanno conquistato una trentina di secondi sul resto dei fuggitivi, con il gruppo sempre discretamente lontano guidato dal Team Sky di Chris Froome. A 6,5 chilometri dalla conclusione Anacona ha provato una prima accelerazione, bissata 500 metri dopo per staccare Javier Moreno, ultimo superstite sulla sua ruota dei fuggitivi di giornata sull’ultima ascesa.
A 3 chilometri dal traguardo Daniel Martin (Garmin Sharp) è stato il primo a rompere gli indugi tra i big dopo un lungo, ma poco fruttuoso, lavoro della Sky. Sulle sue ruote si è riportato Giampaolo Caruso (Katusha) in funzione di Joaquim Rodriguez, e poco dopo lo stesso Froome è andato in leggera difficoltà, scivolando nelle ultime posizioni del gruppetto dei big. Poco dopo è stato Alberto Contador ad accelerare, e nessuno è riuscito a reagire alla sparata del Pistolero di Pinto. Gli unici a provare l’inseguimento sono stati, nell’ordine, Nairo Quintana e Rodriguez, che nel giro di qualche centinaio di metri si sono riportati nella scia del vincitore della Vuelta 2012.
La vittoria di Anacona, arrivato in solitaria sul traguardo, non gli ha però fruttato la maglia rossa. Alle sue spalle ha chiuso il giovane kazako Alexey Lutsenko (Astana), mentre Damiano Cunego (Lampre-Merida) ha completato il podio con una prestazione finalmente degna del suo nome. Contador è arrivato 12^ a 2’16” dall’atleta della Lampre-Merida tallonato da Rodriguez e Quintana, nuovo leader della generale. Più staccati gli altri big: il gruppetto con Froome, Fabio Aru (vittima di una foratura a circa 20 chilometri dalla conclusione), Rigoberto Uran e Alejandro Valverde ha pagato 23” ai diretti avversari per la classifica finale.
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gianluca.santo@olimpiazzurra.com