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Ciclismo

Vuelta a España 2014: sempre più straordinARU!

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Una vittoria di tappa al Giro d’Italia e il terzo posto finale. Due vittorie di tappa alla Vuelta a España e un quinto posto finale, con il quarto di Joaquim Rodriguez ancora tecnicamente alla portata, sempre più vicino. Il 2014 di Fabio Aru, ormai, splende di risultati straordinari.

Il merito dei progressi superlativi del sardi compiuti nell’ultimo anno vanno, ovviamente, alla sua squadra. Dopo 4 mesi quasi disastrosi, sia per lui che per Vincenzo Nibali, al Giro per l’Astana sono iniziati ad arrivare i frutti: tutta la prima parte di stagione di Aru è stata incentrata sul Giro, corso alla grandissima. Un terzo posto che, isolato, avrebbe potuto rappresentare un semplice fuoco di paglia. La replica alla Vuelta, dove in salita si è sempre dimostrato tra i migliori, vale tantissimo. Per lui, per la squadra e per il movimento italiano. Fabio Aru è diventato grande.

Oggi, a Monte Castrove, ha impressionato per come, a 4 chilometri dal traguardo, ha lasciato tutti sul posto. È partito, con un attacco determinato, rompendo le uova nel paniere a tutti coloro che pensavano di potersi giocare il successo in volata al termine di una salita tranquilla. Un’accelerazione secca e decisa, portata con il lungo sul lato opposto della strada rispetto al resto del plotoncino dei grandi. In poche pedalate Aru si è riportato sulla testa della corsa. Ha preso un buon margine, raggiunto solo da Chris Froome. Complici anche le scaramucce tra gli spagnoli alle loro spalle, questo tandem è riuscito ad andare al traguardo.

E proprio all’interno dell’ultimo chilometro Aru ha fatto un altro piccolo capolavoro, lasciando prendere le ultime centinaia di metri in testa dall’avversario, per poi saltarlo come un birillo nella leggera salita che portava al traguardo per alzare nuovamente le braccia al cielo. Tattica e gambe, un connubio che si è rivelato vincente davanti a tutti i migliori scalatori al mondo (mancano all’appello solo Vincenzo Nibali e Nairo Quintana, volendo potremmo aggiungere anche Thibaut Pintot). Nonostante la giovane età, il sardo è riuscito a pensare lucidamente anche in una situazione concitata e decisiva. Prerogativa da grande. 

La prestazione odierna di Aru lo proietta anche tra i maggiori indiziati per partecipare con un ruolo di protagonista ai Campionati Mondiali di Poferrada: un allungo del genere, il 28 settembre, potrebbe fare male a tanti, sia per staccare i velocisti avversari sia per provare a portare via un gruppetto per poi giocarsi il successo sull’ultimo strappo, magari assieme ad un compagno di squadra. L’Aru-mania, scoppiata al Giro, si è riproposta negli ultimi 18 giorni di corsa: e Fabio è tornato straordinARU.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Pagina Facebook Team Sky

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