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Ciclismo
Vuelta a España 2014: Fabio Aru, 21 giorni tra i grandi
Ventiquattro anni, alla seconda stagione a tempo pieno tra i professionisti e un terzo posto al Giro d’Italia già in archivio. Stiamo parlando, ovviamente, di Fabio Aru, che nelle ultime 3 settimane di Vuelta a España si è confermato ancora una volta ad altissimi livelli, chiudendo in quinta posizione in classifica generale.
Il sardo è partito senza particolari ambizioni di classifica, per testarsi a cospetto dei migliori scalatori al mondo. Con il passare delle tappe Aru si è reso conto di non essere lontano dalle prestazioni di atleti come Froome, Contador, Valverde e Rodriguez. Dopo aver preso le misure nelle prime tappe con arrivo in salita, Fabio ha lasciato il segno nell’undicesima frazione con arrivo a San Miguel de Aralar: due scatti nel giro di poche centinaia di metri che gli hanno permesso di staccare tutti e alzare per la prima volta le braccia al cielo al di fuori dei confini nostrani conquistando il secondo successo tra i professionisti dopo esseri imposto a Montecampione.
Nelle frazioni più impegnative il sardo ha sempre pagato rispetto ai più quotati ed esperti avversari, ma grazie ad un ottima gestione di gara è riuscito a non naufragare nemmeno nei momenti più difficili per mettere presto in ghiaccio una prestigiosa quinta posizione, mai seriamente in pericolo. Resosi conto di non aver nulla da invidiare agli avversari, Aru si è permesso il lusso di conquistare anche un altro successo di tappa, a Monte Castrove, dove ha preceduto in volata Chris Froome dopo aver attaccato a 4 chilometri dal traguardo. Una prova di forza non indifferente, favorita anche dai giochi tattici tra gli spagnoli che hanno di fatto lasciato ai due attaccanti la possibilità di giocarsi la tappa.
La crescita di Aru, nel contempo, prosegue nel migliore dei modi. Il prossimo anno, salvo diverse direttive in seno all’Astana per scelte effettuate da Vincenzo Nibali e lo staff del team, potrebbe già essere pronto per giocarsi il successo in una corsa di 3 settimane, verosimilmente il Giro d’Italia. Che non vuol dire avere già la maglia rosa cucita sulle spalle, ma entrare nell’ottica di poter lottate per salire sul gradino del podio finale. Le qualità ci sono, così come la forza di volontà e una squadra che fino a questo momento non ha sbagliato nulla nel processo che l’ha portato ormai ad un passo dai big del ciclismo mondiale. E in vista, per lui, anche la maglia azzurra per i Mondiali di Ponferrada: difficile possa essere protagonista per conquistare la maglia iridata, ma con questa condizione di forma può sicuramente essere tra i protagonisti.
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gianluca.santo@olimpiazzurra.com
Foto: Pagina Facebook Team Sky