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Ciclismo

Mondiali ciclismo Ponferrada 2014: le chance azzurre nella gara femminile

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Un’Italia poliedrica si presenterà, tra poco più di una settimana, al via della prova in linea femminile categoria élite: più frecce, ciascuna dalle caratteristiche differenti dalle altre, saranno nella faretra del commissario tecnico Edoardo Salvoldi.

D’altronde non potrebbe essere altrimenti: di fronte c’è Marianne Vos, un’atleta che ha sempre vinto tutto e in ogni terreno. Inoltre, mai come quest’anno la nazionale olandese che la circonda sembra aver fatto un salto di qualità: da Lucinda Brand ad Anna Van der Breggen, da Annemiek Van Vleuten ad Ellen Van Dijk sino alla velocista Kirsten Wild, ben cinque olandesi hanno chiuso nelle prime dieci posizioni della Coppa del Mondo. Cosa fare, dunque, per contrastare la corazzata capitanata da una delle atleti più vincenti della storia dello sport?

Tenersi pronti a tutto è la risposta sulla quale le azzurre, che costituiscono un gruppo davvero affiatato, sembrano poter convergere. Se gli déi del ciclismo vorranno offrire, nonostante i sicuri attacchi, una volata di gruppo, sarà Giorgia Bronzini la prima carta azzurra con Elena Cecchini in seconda battuta: ma non è nemmeno da sottovalutare un colpo da finisseur della friulana, qualora il circuito non si rivelasse troppo selettivo. Susanna Zorzi e Valentina Scandolara, probabilmente, dovranno girare su ritmi alti sin dalle prime tornate, cercando di fare selezione e di isolare la Vos: Tatiana Guderzo potrebbe rappresentare l’arma a sorpresa, con la quale tentare l’attacco in solitaria nel finale. Esattamente quello che proveranno a fare anche Elisa Longo Borghini e Rossella Ratto, le due ragazze vincitrici di medaglie nelle ultime due prove iridate: atlete da corsa dura (appunto…), nell’ipotesi in cui si trovassero a giocarsi le proprie chance in un gruppo comprendente una decina di ragazze o qualcuna in meno dovranno alternarsi all’attacco, per sfiancare la resistenza delle olandesi che saranno sicuramente presenti nelle prime posizioni. Rossella inoltre non è certo ferma in volata, sebbene atlete come la Vos o la Johansson siano di un livello superiore in questo fondamentale. In ogni caso, l’Italia “rosa”, un po’ quella maschile, dovrà davvero cercare ogni soluzione per impedire la scontatissima vittoria di Marianne Vos. E per tornare a casa dall’avventura iridata, per il sesto anno consecutivo, con una medaglia al collo.

A questo link le schede delle azzurre

foto: Anton Vos

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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